domenica 4 settembre 2016

Post Festa


Partecipare alla Festa del Fatto Quotidiano mi ha insufflato una certa allegria, derivante dal fatto (!) che siamo in molti a pensarla così e, conseguentemente, l'insalubre aria scaturente dalle palle voltagabbaniche, dalle Boschi recitanti copioni da teatri di periferia, da questo obnubilamento tipicamente italico, (come dimenticare che sino a sei-sette anni fa oltre il 40% degli italiani considerava il Pregiudicato uno statista?) pare esista davvero. 
Ascoltare l'avvocato Bongiorno, non propriamente una marxista, asserire che il Bomba attualmente a Palazzo Chigi, riguardo alle intercettazioni, agisce peggio dello Zio Puttaniere, oltre a meravigliare, provoca una sensazione simile a quella di veder sorci cader nel dirupo accompagnati dalle dolci note del pifferaio. 
Come non accostare infine la reggenza di Confindustria, ed il suo premierato attuale, sulle nostre vite, assistendo inanimati ed esanimi all'enorme obolo ad essa bonificato, 1,8 miliardi, e a noi depredato, a questo regno dei poteri forti che nel Pupo rignanese vede, ancora per poco, il miglior burattino in circolazione, con la vicenda Roma e la sindaca Raggi accerchiata dai movimenti massonici-catto-rossi-cementiferi-Caltaricconi disperati per il futuro "no" alla torta olimpica, con ciliegina Malagó-gó-gó?
Vedere i due direttori in semplicità partecipare alla festa, ha donato una certezza, una convinzione granitica: non ci avranno mai! Qualunque palla ci proporranno a canale Rai unificato, e prono, non ci avranno mai! Sparassero pure la cazzata che tutto sta andando bene, che il Pil cresce, che ci ridurranno le tasse e che la legge vergogna generante finti contratti a tempo indeterminato sta producendo posti di lavoro, non gli crederemo mai, mai!
Come? L'han già detto? Davvero?
Allora mi sento molto Madia.

 

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