domenica 17 luglio 2016

Il Vago


Restare nel vago a volte porta più benefici di quanto si possa immaginare. Occorre però restarvici, senza trasmettere nessun cedimento. Rimanere nel vago, inoculare il dubbio, senza sbilanciarsi, in talune circostanze spalanca inaspettati benefici.
Come stamani mi è capitato: hotel a Roma, 4 stelle preso sul web con sconto decoroso. Scendo per la colazione. Mi prendo un ottimo piatto di squisitezze, visto il mastodontico buffet, mi siedo ed ecco arrivare la signorina, con fare ossequioso: " Signore, mi scusi la volevo informare che la colazione non è prevista nella sua prenotazione. È al costo di 19 euro."
La prima reazione sarebbe stata quella di ribaltare tutto, denudandomi dalla rabbia come Caifa, sbraitando "ma vaffanculo! 19 euro per sta minuteria!"
Invece, calma, sorriso e un laconico " Benissimo!"
Come però a Roma non far scattare l'Arte?"
E, si badi bene non serve cercare il direttore di sala, anzi in molti casi avrebbe effetto contrario.
Basta la cameriera, quella che ti porta il caffè... "Vi trovate bene con Booking.com?"
Ecco il Vago avanzare!
"Perché lei lavora li?"
Nessuna risposta, nessun movimento del muscolo facciale, cosi recita il manuale del Vago!
"L'arte e la maestria, che gli hotel pagano, è di riuscire a piazzare la propria struttura nelle prime posizioni della richiesta dell'utente!"
Punto. Lapalissiano, senza aggiungere nulla. Vaghissimo. Tanto se la cameriera ha recepito la possibilità che, vagamente, io possa essere uno di Booking, lo trasmetterà al superiore.
E infatti che accade? Mi portano il conto da addebitare alla camera: 3 euro.
Non batto ciglio, non chiedo spiegazioni. La mia valigia è stata portata già alla reception da mani misteriose.
Il Vago ci salverà!

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