venerdì 8 luglio 2016

Gli Alfanoidi


E' stata scoperta recentemente una razza, quella degli Alfanoidi. Vivono in Italia e sono carnivori. Si cibano di ogni risorsa, meglio se destinata ad altri. 
Le prime tracce di questi umanoidi è stata rilevata attorno agli anni 90, allorché il capostipite, l'Angelinus Impenitentem, ha iniziato a frequentare la casa di un ricco uomo di affari, perennemente alla ricerca di incrementare le proprie favolose ricchezze. 
L'Angelinus, ancora sconosciuto si è subito adattato al suo nuovo padrone, con una particolarissima e rara forma di servilismo, abbattente principi e dignità. 
Il capostipite ha servito il suo padrone al meglio, come mai è stato riscontrato nella storia dell'umanità: alterando verità per i suoi affari, distillando falsità epiche, con una faccia tanto tosta da sembrare non di questo mondo. 
Gli studiosi hanno iniziato la ricerca su questa specie unica, evidenziandone un adattamento inusuale e mai riscontrato prima. Come se un nasello uscito dall'acqua andasse strusciando allegramente a tracannarsi una pinta in una birreria per poi partecipare ad una rampinata sul Monte Bianco, o come se un koala venisse avvistato da Valentino a provarsi un tight.
Tanto è il loro convivere con mondi estranei alle loro capacità che addirittura l'Angelinus fu consacrato ministro di Grazia e Giustizia della nazione italiana, un'anacronistica investitura simile a veder Gigi D'Alessio duettare con gli Stones. 
Ma il fattore degli Alfanoidi non si scompose né s'innervosì a diventar ministro. Anzi: propose leggi pazzesche, invereconde, al limite della decenza, atte a difendere il suo padrone dalle giuste condanne. Propose alterazioni del sistema giudiziario per accorciare i tempi degli innumerevoli processi che attendevano il suo sovrano, difendendone scelte ed evidenziandone positività ove non ve n'erano, come se dopo un'alluvione qualcuno festeggiasse la perdita della casa, con un sontuoso banchetto. 
Dopo qualche anno, gli studiosi scorsero un'altra caratteristica propria di questa specie: davanti al crollo dei consensi verso il suo capo, che cadde in disgrazia, l'Angelinus mutò improvvisamente, allontanandosi da lui, criticandolo e cercando nuove conquiste che non tardarono ad arrivare, visto che il potere passò in mano ad un egoriferito famoso, un bombastico raccontapalle toscano, che divenne in breve un suo fratello politico. 
L'Alfanoide senior fu tanto scaltro che, nel giro di poco tempo, divenne addirittura ministro degli Interni, un centro di potere favoloso per lui, ma stonato al punto che osservatori sociologici mondiali, monitorando tale nefandezza, simile ad eleggere Odifreddi, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, cambiarono mestiere. 
Angelinus riusci, attraverso innate doti, a non perdere la poltrona neppure quando rapirono nella capitale una donna kazaka con bimba al seguito, per consegnarla al paese d'origine retto da un nemico dichiarato del marito. Il nostro esemplare ammise di non essere stato informato del misfatto internazionale, come se Papa Bergoglio ammettesse di non essersi accorto del Natale arrivato, dimenticandosi di celebrare la solennità. Ma come dicevamo è questa il migliore pregio degli Alfanoidi: rinascere ogni volta che parrebbero essere estinti. 
Anche ai giorni nostri, mentre escono notizie su spregi al buon senso compiuti da amici e parenti del nostro rarissimo esemplare, Angelinus continua imperterrito nella sua azione, tanto blanda e scellerata da apparire un nuovo mistero globale, come la sua permanenza nella Roma che conta. 
Da ultimi studi pare che gli Alfanoidi rilascino una sostanza pericolosissima: l'Assuefazionis Rignanese.    

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