Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
giovedì 7 aprile 2016
Italiani brava gente
Cominciano ad uscire nomi, come da una cloaca intasata, di tutti i nostri connazionali impelagati nello scandalo Panama.
Ce n'è per tutti i gusti e i pensieri.
Per ora si parte dal Bellachioma Montezemolo, alla D'urso, al Valentino che ha sempre vestito di nuovo riccone insoddisfatte e lui, er core de Roma, Verdone.
Spiace, e molto, constatare che la corsa il riparo delle fortune sia ansia per tante menti, tanti soloni, tanti imprenditori, a detta di molti, esempio e vanto dell'italianità nel mondo.
Quello che fa specie è proprio questa routine, inficiata di apparente normalità. La tesi è sempre questa: sono vip, parlo ed insegno, critico, suggerisco e m'inalbero se ci sono (ad esempio) buche nelle strade, vedi Verdone, critico l'amministrazione perché non le ricopre e poi, come sdoppiato in personalità, sottraggo risorse, mi estraneo dalla compartecipazione ai tributi, preservando le mie ricchezze dai salassi che invece, a noi soliti noti, pedissequamente tolgono.
Sta proprio qui il marcio del capitalismo, degenerato, imperante in ogni dove nei cosiddetti paesi avanzati (avanzati forse inteso come rifiuti della Democrazia): a parole, solo a parole, si persegue il bene comune. Nei fatti pagano sempre i più deboli.
E il sarto abbronzato? Che dire delle sue opere (perché è acclarato che le creazioni di Valentino siano creazioni artistiche) dei costi esorbitanti, dei guadagni spaventosi? Come possa uno come lui, emblema del bello, essere caduto nel cunicolo incuneante del distacco morale dalla partecipazione alle spese comuni, resta un mistero.
Ci vorrebbe, ma questa è pura chimera, una società sana. Non come la nostra. Se ci fosse una maggioranza di persone integerrime, e ci sarebbe solo che attualmente è silente, che, svergognando queste sanguisughe, le metta al bando non comprando più abiti, non andando più al cinema a vedere i loro film, non seguendo le loro scorribande lacrimose alla tv, insomma relegandoli in un angolo oscuro della comunità, forse le cose tenderebbero a cambiare, migliorando la vita di tutti.
Il problema, invece, grave e difficilmente correggibile è che purtroppo questi energumeni vengono visti come furbi, scaltri, protetti e vincenti.
Come questa forma ammalata di regime, prescrive.
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