domenica 3 aprile 2016

Visita


Ieri sera mi è venuto a trovare il Sig. Ovvio Demagogico, un tipo reietto dalla Nomenklatura odierna, tutta assorta dalle parole che scendono come olio benefico dalla bocca del nostro amatissimo presidente del consiglio.
Ovvio vive di stenti, non riuscendo ad emergere per "ovvie" ragioni, insensibile per genealogia alle novità imperiture della compagine governativa. Ovvio veste senza sapore, inconsistente alla novità, senza livore né rivalsa; egli s'accompagna ai detti popolari "se aumentano le nuvole va a finire che piove", "aprile dolce dormire; siamo in primavera e tra non molto arriverà l'estate!"
Il sig. Demagogico come dicevo reietto dai nostri illuminati signori di corte vedasi Lotti, capelluto arruffato sempre tessente accordi con personalità portanti la costituzione come Verdini, o Maria Elena Boschi che non sapeva della storia d'amore tra la figlia di papà Guidi ed il suo compagno dedito al provocar piacere ai francesi della Total (per missione naturalmente), vive senza affanni, saltuariamente commentando fatti accaduti nelle stanze del potere, impregnandoli della tanta vituperata demagogia; ad esempio domandandosi come un pluri inquisito come Verdini possa aver riscritto la costituzione di uno stato sovrano, oppure come sia stato possibile che in trent'anni non si sia riusciti a produrre una legge sul conflitto d'interessi valida ed arginante lo strapotere mediatico dello Zio pervertito dell'attuale Premier. 
Sig. Ovvio -gli dissi- non prosegua per favore su questo sentiero, altrimenti m'incupisco!
Ovvio, mi disse, ovvio che ci s'innervosisca a rimembrare cose che "tutti in coro" trasformarono in stantie, obsolete, fuorvianti! È stato il loro grande capolavoro! 
Adesso senti questa! Naturalmente se entrassi in qualche circolo piddino, magari alla presenza di Orfini, tutti i presenti mi lancerebbero improperi a dismisura, affossandomi con "buuu" lancinanti. Si, ciò che ti sto per dire è una delle più becere ovvietà demagogiche della recente storia italiana. Ma te la dico lo stesso, essendo naturale per me convivere con il demagogico.
L'ammiraglio De Giorgi, anch'egli indagato per il fattaccio del petrolio, si pregia di aver convinto la politica romana a spendere 5,4 miliardi di euro nei prossimi anni per riammodernare la nostra flotta navale. A questo punto mi scocca il quesito: perché spendere tanti soldi, come anche per gli F35 che vuole sono la Pinotta ministra delle forze armate per compiacere i costruttori americani, sapendo che non potremo utilizzare i nuovi macchinari per la radio-terapia che colpiscono con precisione perfetta le cellule tumorali senza intervento invasivi, ma che costano 4/6 milioni di dollari cadauno, cifra impossibile per la nostra sanità, tesoro di molti golosi? E perché non utilizzare tali cifre per acquistare le nuove medicine contro Aids, tumori in arrivo ma dal proibitivo costo di 100mila dollari a ciclo di cura?
Basta Sig Ovvio! gli dissi. Lei fa sempre i soliti discorsi pro-popolino! Lei non sa che siamo inseriti in una realtà europea, che noi alimentiamo un carrozzone solo in apparenza spendaccione, burocratico parossisticamente! Si adesso mi dirà perché una volta al mese questi traslocano spendendo cifre incredibili per andare a riunirsi a Strasburgo. Ma che demagogia sig Ovvio! Ma non capisce che sono forme alte di democrazia? Così come la spesa militare! Insomma basta lamentarsi al proposito! Occorre spendere in questo ambito vitale. Come è naturale che, periodicamente, vi siano dei "saldi di fine stagione", "Sbaracchi" che stolti chiamano guerre o conflitti. Sono solo interventi umanitari utili a consumar armi al fine di riprodurne nuove e maggiormente efficienti, capaci di uccidere uomini senza danneggiare intonaci e mattoni! Capisce il nuovo che avanza?  Via sig. Ovvio! Si lasci andare! 
Si alzò, salutandomi, con una riga sul volto creata da una lacrima. 
Era triste, ovviamente, per come comprese di essere fuori dal tempo e lontano anni luce dal passo indomito di questa gloriosa società.

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