Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
martedì 21 febbraio 2012
Ci meravigliamo ancora?
E' di oggi la notizia che una povera donna cinquantenne, in coma, è rimasta per quattro giorni legata su una barella nell'astanteria del Pronto Soccorso del più importante Ospedale della capitale italiana, Roma.
Senso di vergogna? Si, e anche grande!
Senso di impotenza? Si, come sopra!
Ripenso a tanti anni fa, quando parlando con un personaggio politico di allora, alla mia domanda su quanto guadagnasse un Direttore USL (si chiamava così) mi rispose che lo stipendio si aggirava attorno alle 800 mila lire.
Ed io che ancora vivevo in un ottica giovanile che mi portava a pensare che fare il politico fosse una missione, ammiravo queste persone che per pochi soldi, spendevano la loro vita per organizzare la salute della collettività!
Che idiota!
La Sanità pubblica è il bacino preferito da tutta la politica per rubare soldi destinandoli a foraggiare l'immenso circo che mantiene alla grande tutti quei nullafacenti travestiti da politici che pullulano nei comuni, nelle regioni, nel parlamento.
Pertanto personalmente non mi meraviglio più di tanto. Ma m'incazzo sempre di più.
Centrotrentamiliardi all'anno: questo è il costo della Sanità in Italia. Lo sperpero, i costi gonfiati sono inimmaginabili e non vi è posto dove non sia perpetrato, alla faccia come sempre dei soliti pirla che pagano, oramai rassegnati.
Sarà che sono prevenuto, sarà che non me la sento più di dare fiducia a nessuno, ma basta entrare in qualsiasi ospedale italiano, per rendersi conto di come il personale medico e paramedico viva in continua emergenza sotto la spada di un sempre possibile ridimensionamento di personale.
Un paese non può dirsi civile e democratico, se non mette al primo posto la tutela dell'individuo, qualunque esso sia.
Invece oramai ci siamo abituati a pensare che se vuoi curarti bene devi andare da "quello bravo" naturalmente a pagamento.
Ci siamo abituati a portarci le medicine da casa se siamo ricoverati, crediamo che non ci spettino le lenzuola pulite, la camera con al massimo 3-4 persone in stanza, che il cibo non debba essere freddo e stracotto, che solo grazie ad un amico potremmo riuscire a fare quell'esame basilare per capire qualcosa sul nostro stato di salute.
Se vai in Lombardia, dal finto cattolicociellinodellamalora Formigoni, 90 su 100 ti mandano a fare qualsiasi cosa dentro una struttura privata, poi pagata con soldi pubblici.
Se vai a Roma dalla possidentediappartamentinonchègoverantrice Polverini, l'attesa per ricevere cure, l'insensatezza dell'abbandono in una lurida barella, ti fa pensare che la soluzione finale sia quella di sperare di andartene per sempre.
Se vai al sud.... meglio fermarci qui!
Nella mia città infine si sta pensando di ... fare un ospedale nuovo!!!!
WOOOWWW!!! Ma come siete fortunati!!! Ma allora si che la sinistra fa le cose per bene!!!
Calma!
Premesso che a Sarzana hanno costruito un ospedale in 20 anni con costi che nemmeno si sanno tutti, premesso che tutti sapevano che sarebbe stato di dimensioni enormi rispetto alla capacità del bacino, ma lo hanno costruito lo stesso e che uno dei sindaci di allora invece di essere non dico in galera ma almeno inquisito, dopo essere stato promosso parlamentare è attualmente Presidente di un'importante struttura spezzina, premesso questo nella mia città va avanti un progetto che ha come base quella di far muovere il calcestruzzo, che si sa genera ricchezza per tutti!
Si vuole demolire un ospedale e dalle sue macerie ricostruirne uno nuovo. Nel frattempo si spostano reparti, si fanno lavori nel marcio e decrepito S.Andrea per far sì che durante l'attesa (e sono certo che noi il nuovo non lo vedremo mai finito) la sanità possa andare avanti.
Non c'è un progetto che possa permettere di inglobare tutte le aspettative della collettività. L'ordine è costruire, demolire, ricostruire, dimenticando che siamo una provincia che si sta sempre più rimpicciolendo, che le volontà politiche di Sarzana sono diverse da quelle di La Spezia e che alla fine e come sempre vinceranno i soliti e pagheranno i coglioni come me.
Ma quest'anno io non li voto più ! Lo dico con soddisfazione!
E ho davanti a me un sigaro che spero possa mettermi in contatto con il "Che" ... per capire come si dovrebbe agire in questo mondo di ladri .... sanitari!
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