venerdì 31 gennaio 2025

L'Amaca

 

Ultima stazione: Roccaraso
DI MICHELE SERRA
Tanta fatica di scrittori, sceneggiatori, registi per immaginare i vari esiti infausti del percorso umano (le cosiddette distopie), ma basta un’occhiata alla realtà per capire che non c’è molto da congetturare o inventare: l’irrimediabile è già accaduto, è alle porte di ogni casa, è dentro i chip di miliardi di cellulari.
Vale un film distopico — però in forma di parodia, perché evidentemente non meritiamo altro — la presa di Roccaraso, località montana fu ridente, da parte di migliaia di turisti giornalieri, vomitati da centinaia di pullman, arrivati tutti assieme lassù su istigazione di una matura influencer napoletana. Pare che gli influenced, trascorsa qualche ora nel più inestricabile degli ingorghi, abbiano poi scalpicciato nella neve sporca di gasolio consumando derrate portate da casa e contendendosi panini e patatine nei bar presi d’assalto. Per poi lasciare immondizia a mucchi, come mostrano le immagini sgomentevoli postate dal sindaco, annichilito, dopo il ritiro delle truppe d’invasione.
Poche cose danno l’idea della tristezza come un parcheggio di pullman in montagna, verso il tramonto, quando la carica dei giornalieri è finita e tutto è desolazione e poltiglia, plastica e merendine schiacciate dagli scarponi.
Perfino i passeri disdegnano quella melma.
Quanto alla influencer che indirizza le masse lungo i tornanti abruzzesi, al suo confronto Wanna Marchi sembra Virginia Woolf, e Chiara Ferragni una Grace Kelly tradita dal pandoro. Ma non illudiamoci: il suo posto sarà presto espugnato da qualcuno che la farà rimpiangere.
Una nota, infine, per i follower: era già tutto scritto nel Pifferaio di Hamelin.

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