sabato 29 gennaio 2022

Sotto sotto

 

Questa fiera delle vacche grasse che è diventata l'elezione del presidente della Repubblica, cosparge la nazione, se ve ne fosse ancora bisogno, di vergogna ed inquietudine. Non è il tempo che passa ad evidenziare ciò; in passato infatti vi sono state anche 26 votazioni prima di trovare la chiosa; quello che scortica gonadi è aver lasciato il boccino in mano ad un imbecille mastodontico, incapace persino di allacciarsi le scarpe. E questa manchevolezza è stata agevolata dall'incapacità eclatante ad affrontare situazioni limite come questa, sia da Letta che da Conte. Non si può delegare il più alto incarico del nostro paese ad uno che fondamentalmente, ignorante com'è, agisce unicamente per i propri porci comodi!
Infatti questa elezione si è trasformata in una campagna elettorale. L'idiota ha sconquassato i maroni persino al Dragone, mercanteggiando sul futuro governo con esplicita richiesta del ministero degli Interni, cosa questa che ha fatto infuriare oltremodo l'Inviato delle Banche! A questi ometti senza alcuna dignità non frega nulla di stato, di visibilità internazionale, di buoni rapporti con gli alleati tramite il custode della Costituzione!
Tramano e trafficano unicamente con lo sguardo rivolto alle future elezioni parlamentari del 2023; iniziò con la candidatura del simbolo dell'evasione fiscale, il signore delle antenne, quello che in trent'anni ha ammalorato forse definitivamente la libertà di stampa; la folle corsa è proseguita con nomi bruciati in un nano secondo, per arrivare ad ieri dove forztamente ha presentato alla nazione uno dei nomi più divisivi esistenti in natura, colei che un tempo manifestò a Palazzo di Giustizia contro i giudici rei di accanimento contro l'Erotomane Pregiudicato!
E per finire il miserrimo, a mo' di riparazione, di viatico per ottenere una nomea di statista, ha avuto persino la brillante idea di annunciare la "donna" risolutrice, rovinando ancora ulteriormente la propria misera condizione politica .
La ciliegina sulla torta, infine, è il ritorno a padre nobile dell'imperatore dell'Era del Puttanesimo, ricoverato ancora in ospedale per problemi di salute o, chissà, per sviare un processo.
Come da trent'anni a questa parte non essendoci una seria, reale, fortificata opposizione, le anomalie riescono ad entrare nel recinto della legalità, del normale, del quotidiano.
E se questa è la filosofia, l'impostazione della nostra patria, ben venga avanti allora l'unico in grado di gestirla con valium e borotalco, con un colpo al cerchio ed uno alla botte, con l'ovvietà sempre in tasca, e le supercazzole pronte ad ogni ora da srotolare davanti all'ospite di turno, sia esso centrista, di sinistra, clericale o fascista. Ebbene sì! Allo stato attuale ci meritiamo solo lui, Pierferdinando Casini, in politica dal 1983, amico di cardinali e compagni, sullo scranno parlamentare da democristiano, da centrodestrorso, renziano e pidino! Che volere di più?

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