giovedì 18 febbraio 2021

Draghetti

Gli osanna sparsi in etere da pennivendoli ed affini, l'inchino della politica oramai alla canna del gas, le ola del mondo bonomiano, leggasi confindustria, l'enfasi irrefrenabile del mondo di frammezzo pluto-aristo-rapto-tecno-finanziario, l'eccitazione generale trasformante tanti, troppi, in draghetti, sono le conferme essenziali della luna di miele tra molti e il Profeta della BCE, per altro tutto sommato degna figura internazionale. Chi si lecca le ferite attualmente è soprattutto il M5S, convitato di pietra al banchetto già splendidamente apparecchiato per l'arrivo della Torta europea. 

Come da brogliaccio quindi le mani sul tesoro sono cambiate, gli uomini dragoniani sono l'essenza delle multinazionali e di Bankitalia, il futuro dirà se le regole della convivenza civile saranno rispettate. 

L'enorme differenza tra il governo Monti e quello attuale è che quest'ultimo avrà il portafoglio pregno di risorse da spendere, evitando lo sperpero. Molti draghetti cattivi sperano inoltre che la prescrizione venga nuovamente riportata alla modalità liberi tutti di infausta e puttanesca memoria. 

Quanto durerà l'idillio? Se vincerà il tragico proponimento fascioleghista, con l'aggiunta dell'Imbelle di Italia (Semi) Viva, di portare al Quirinale il Pregiudicato, Dio ce ne scampi, l'appoggio entusiastico all'Era Dragoniana, cesserà entro l'inizio del semestre bianco dell'attuale Inquilino del Colle, nello specifico entro luglio 2021. Solo così infatti, dopo le elezioni e la probabile vittoria del centrodestra corroborato dal Bullo in cerca di casa, tra l'altro ansiosi di accalappiare i voti di Farsa Italia, potrebbe conformarsi una maggioranza atta a prendere la decisione mefitica suddetta. Per questo, il mondo sano, ammesso che ancora esista, dovrà evitare lo scempio costituzionale del probabile settennato del pagatore seriale di tangenti alla mafia, ovvero: la fine certa di questa già troppo bistrattata italica democrazia.  

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