martedì 3 ottobre 2017

Rigurgito


Verrebbe da ridere se non fosse una vicenda triste, di quelle che tendono a rigurgitar scurrilità. 
Accade che la pregna di ignoranza Valeria Fedeli, colei che si è scoperto non essere laureata e con diploma al limite della correttezza, che il fato, il destino e il Bomba hanno voluto trasformare in, udite, udite, Ministro della Pubblica Istruzione, abbia deciso di partecipare ad una manifestazione importante, così almeno recitava il messaggio di tal Riccardo Minciotti, docente dell'Istituto Ipsea di Caprarola, vicino a Viterbo, rivelatasi poi una normale e oramai sfanculata, dai sani di mente, Festa dell'Unità.
Con la chimera dei crediti formativi, alcuni minorenni si sono trasformati in servi, camuffati da camerieri, per servire sua Bassezza, impegnata a dispensar focacce con la madia (minuscolo ma essendo anche l'omonima con la maiuscola vuota e scialba, è la stessa cosa) sguarnita. 
Il cammeo del servile incontro è che tra gli argomenti trattati alla Festa, ve ne era uno dal titolo " Formazione e lavoro. La sfida dell'occupazione"



Dalla foto si vedono i volti camuffati dei minorenni, arrivati a render servigio gratuito alla somma signora istruttiva senza pedigree, frutto di questo modo degenerato di trattare crediti palliativi che, come informa l'articolo di Francesca Fornario sul Fatto Quotidiano di oggi, in realtà trasformano studenti desiderosi di formarsi, in fotocopiatrici viventi, come all'anagrafe di Campobasso, raccoglitori di cozze a Messina, pulitori di cessi a Ragusa, sherpa in piscine di lusso a Parma, camerieri a Vicenza in quantità di ben 2700 unità, dovendo sottostare all'ignominiosa norma pensata del Bomba delle 200 ore di credito obbligatori, 400 per gli istituti tecnici professionali, trasformanti codesti giovinetti in servi del padrone, profeticamente illuminanti il loro futuro, che nella maggiore età li accosterà al famigerato job acts, l'arte estrema della moderna schiavitù.
Guardate l'ignaro ministro, soddisfatto dell'accoglienza sfanculante la dignità degli studenti. 
Che sia di monito e ricordo allorché, finalmente, preleveremo gli stoccafissi dal congelatore e, inebriati dalla sana cervogia, arriveremo a Roma, pregni di sapienza popolare e certi nell'agire.    

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