venerdì 7 ottobre 2016

Pericoli annunciati


D'aspetto parrebbe essere anche una brava persona. 

Ha però un difetto, come tutti del resto: è il Commissario europeo per gli Affari Economici, massima espressione quindi del Regno oramai Tecno-Rapto-Bancario di stanza a Bruxelles.
Ora il poveretto, che si chiama Pierre Moscovici, ha esternato la oramai solita, scialba, scipita dichiarazione captata dai pochi babbani ancora in circolazione: "Sosteniamo Renzi contro le minacce populiste."

Il populismo si tira sempre fuori ad arte, allorché ci si accorga che qualcuno, o molti, entrando nel locale della festa per aprire le finestre, arieggiare, spegnere la musica, invitino garbatamente gli astanti ad andarsene a casa propria, sul modello "la festa è finita!"
C'è paura per il nostro referendum costituzionale, trasformato dal Bomba in un giudizio finale sulla sua persona; avrebbe voluto veder vesti stracciate, allorché sparò la panzana del "se perdo me ne vado!" Allibito, assistette invece a scene di frenato e morigerato giubilo, come se Anacleto avvertisse Paperino di essere intenzionato a cambiar casa. Ci rimase male della reazione a quello spauracchio (naturalmente del tipo panzana), facendosi dare addirittura dall'Europa del ... ops!

I signori dei poteri forti asserragliati in quel fortino dorato, incensato e stucchevole che ci costa ogni anno miliardi di euro, han capito che, in caso di vittoria del NO, l'Egoriferto verrà spazzato via o probabilmente, ridimensionato. Ma ridimensionare un ipertrofico egocentrico (cit. Baffino) è come convincere la Serracchiani a non mutar visione d'assieme, ogni qualvolta cambi il segretario del suo partito.
Dopo la Brexit, che ci avevano dipinto come l'Armageddon, mentre invece gli albionici pare se la stiano spassando, questo cartifero signore degli affaracci europei spara alto la cannonata più temibile, a detta loro, come se il termine populista fosse equiparabile a quello del Terzo Reich!
Sig. Moscovici: quando paventa le minacce populiste, fa per caso riferimento a coloro che hanno riconsegnato 42 milioni di euro di rimborsi allo stato spendaccione italico, che vanno a lavorare con l'utilitaria ed hanno detto no alla pazzesca Sagra dello Sperpero Olimpico romano, tanto amata da suoi estimatori, ad esempio a "Libera e Bella" Montezemolo e Malagò-gò-gò?
Sii?
Bene! Allora sono anch'io populista!
Non gliene fregherà nulla, ma ne vado fiero!

Mi saluti Juncker! A proposito: insegna ancora alle multinazionale ad eludere le tasse in Lussemburgo?

Altri discorsi quelli. Pensiamo ai populisti... che sono il problema...

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