mercoledì 23 settembre 2015

I remember


Mi ricordo! Eccome che mi ricordo! 
Vi era allora il desiderio di aria nuova e lo si vedeva nei girotondi, ideati dal Maestro Moretti tutto profuso all'iniziativa! Erano tempi da sinistra allora! 
Tanta voglia di libertà, di innovazione, di idee di giustizia sociale. Tanti si unirono a combattere il sistema fagocitante del berlusconismo: arancioni, arancioni-tendenti al giallo (entrambi di sinistra ma che si differenziavano enormemente, litigandoci in riunioni fiume, sulla tematica sociale di come presenziare ad un dibattito; i primi con giacca di velluto a coste larghe e mocassini, gli altri sempre con la giacca da cacciatore ma con ai piedi le Clark) e poi i giallo-verdi-arancione-paonazzo, i Verdi provenienti dalla Gallura, quelli che erano stati in Amazzonia e poi i pacifisti perennemente in lotta tra le proprie sigle di appartenenza ma pur sempre pacifisti, poi c'erano i critici letterari di sinistra i quali dopo una "drinking esperience" erano pronti a pontificare su film ungheresi che incitavano alla lotta al potere e se li portavi ad una Verticale di Champagne, iniziavano al terzo giro a spronare il Maestro Moretti nel dedicarsi al filone del pianto, il pianto compagno della fatica delle mondine, dei braccianti del dopoguerra, idea questa che lo portò nel giro di pochi anni ad abbandonare la Nutella per strappare lacrime e consensi tra una stanza del figlio e la cara madre in partenza per l'eternità; Maestro che, oramai abbandonato i girotondi e le proteste visto che il clima politico è rappacificato ed allineato, pare sia pronto a sfornare, per la gioia dei suoi critici illustri, il "Ritorno della Stanza del Figlio", "La Stanza del Figlio contro tutti" e il pre-sequel "La Stanza" dove per la gioia di Scottex e Simply, inaridirà le nostre ghiandole lacrimali in un'agape di dolore unica e prepotentemente di sinistra. 

Parteciparono allora ai girotondi anche i letterati di sinistra, con sigaro e cappello, con in tasca l'Unità e l'abbonamento al lettino di Capalbio. Tutti protestavano contro il Male, contro quel sistema immondo che faceva leggi ad personam, che voleva bloccare le intercettazioni e alla sera addirittura andava alla grande di bunga-bunga.
Il pericolo allora fu enorme: se tutte le anime pie di quella sinistra non avessero volteggiato in danza circolare, che ne sarebbe stato della nostra Costituzione?

Già! Che ne sarebbe stato?

Ora invece nessuno di quegli eroi di allora, giustamente, gira più attorno a nulla! 
Ci mancherebbe! 
Ora che hanno amici saggi al potere, si fidano e nel silenzio, a cominciare dal Maestro, meditano su nuovi progetti, su nuove e immancabili diaspore, su nuovi sogni, tutti immancabilmente di sinistra, mentre qualcuno intanto, sogghignando, porta a compimento tutte le malefatte che un nano avea in mente da lustri, spogliando il popolo del suo diritto al voto, violando la carta costituzionale e preparando la strada per un lungo sonno di libertà e giustizia, al fine di consegnare la nazione ai famosi poteri forti, unici elettori di questo sistema politico.
Che sia questa la trama di un nuovo film del Maestro, del tipo "Il ritorno dello Yedi nella Stanza del Figlio?"

Mah! 
Alla prossima "Verticale di Dom Perignon" prendo il primo critico di sinistra che mi capita e glielo domando!    

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