Con l'afflato rattristato
dico addio al mio padrone
dopo averlo adorato, leccato.
Son passato per coglione
per un pirla avvampato,
fui
deriso e confuso per pavone
per il canto strampalato.
per il canto strampalato.
Le mie odi ogni sera
all'ombra del gelato
colorivano la cera
del mio capo mai pelato.
Amai il mio signore come chimera
anche se di gnocca malato
tanto da sembrar molto vera
ch'Ei pagava mignotte in buono
stato
e a me rimanea decantar poesia
alla sera!
Bonifici, parcelle, anelli di
carato
e mai una spinta alla mì carriera.
Per lui fui disposto a finir nel
baràtro
e a spostar dalla sua parte la
stadera.
E adesso ho deciso tutto di un
fiato
di staccarmi dal mio Sovrano
di abbandonarlo al suo fato
e se qualcuno lo chiamerà ancor
Nano
non sarò più al suo fianco amato
a protegger l'Augusto Anziano
Perché se è ver che l'amor non
passa
la dignità e l'alta tenzone
rimangono al contrario della
bagassa!
Si, ho il viso che par un seder
coi glutei tondi
ma in dignità resto pur sempre Sandro Bondi!
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