venerdì 3 aprile 2015

Con Caravaggio...



Vivo questo Venerdì Santo assieme alla Deposizione del Caravaggio, punto focale per meditare, avvicinarsi al Mistero. 
L'opera del Merisi creata nel periodo 1602-1604 mi affascina moltissimo per vari motivi: il braccio del Cristo, di una perfezione inarrivabile, il volto delle donne, tra cui la Madre.
Ma lo spunto favoloso è l'atteggiamento e la postura di Nicodemo: Caravaggio lo ha dipinto con il volto del grande, inarrivabile Michelangelo Buonarroti di cui era un fervente ammiratore. 
Senza voler profanare un dipinto di tale portata, credo che Nicodemo-Michelangelo compia una delle prime "Camere-look" ossia il guardare rivolto agli spettatori, cosa questa che dopo tre secoli ritornerà in un'altra arte, la cinematografia, ed avrà in Oliver Hardy, vulgo Ollio, uno dei principali artefici. 

Ma torniamo al dipinto: concepito per essere posto sopra un altare ha la prospettiva per tale posizionamento. 
A guardarlo intensamente trasmette emozione, dolore, costernazione, meditazione su quanto potrebbe accadere da lì a non molto. Il Mistero appunto. 
Fatto inaudito, sconvolgente, sconcertante, difficilmente assimilabile, che lascia attoniti. 
Entrare nel Mistero del Figlio di Dio, morto ed in attesa di risorgere. 
La speranza di potervi compenetrare seppur marginalmente, parlo per me, è l'augurio che invio a tutti. 
Buona Pasqua! 

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