martedì 14 aprile 2015

La Differenza


Guardateli. 
Ammirateli in tutto il loro splendore...



Sono il principe Abdul Malik, 31 anni e figlio del sultano del Brunei, e la neo signora Dayangku Raabi'atul 'Adawiyyah Pengiran Haji Bolkiah (Day per gli amici e per chi, onde evitare problemi alle ghiandole salivari, la volesse chiamare) di anni 22.
Notate alle caviglie della ragazza quelle che in apparenza sembrano manette ed in realtà sono due lingottini a forma di anello per abbellirne la figura.

Si sono sposati nel palazzo Reale, 1788 stanze e .... 257 bagni!!!
Duecentocinquantasette bagni! Il padre Sultano avrà voluto ovviare alla problematica di trovare occupato mentre il livello della defecatio sale a livelli intrattenibili, oppure la necessità di farla in luoghi diversi per trovare la giusta ispirazione. 


  
Eccolo il gruppetto al gran completo! 
Abiti d'oro, scarpe con diamanti addirittura il bouquet composto non da fiori, ma da diamanti! 
Pare che la sposa quando l'ha lanciato abbia provocato una decina di feriti tra le damigelle presenti! 
E naturalmente la neo beneamata sposa Dayangku Raabi'atul 'Adawiyyah Pengiran Haji Bolkiah (sempre Day per tutti, visto che a pronunciarne il nome completo pare si provochino slogature alla lingua) si è pure cambiata di abito:



Se per assurdo fossero chincaglierie, sarebbero già onerose approvvigionarsele. 
Ma quelle non sono specchietti per allodole! 
Sono pietre preziose vere!! 
Dal valore inestimabili, grosse come noci e probabilmente munite di controindicazioni che avvertono la portatrice che un uso prolungato delle stesse potrebbe arrecare danni permanenti alla colonna vertebrale! 

Ecco quindi come siamo ridotti. 
Questa è l'umanità tanto diversa, per fortuna, tanto disuguale, tanto misteriosa e soprattutto sofferente di disparità enormi ed abnormi.
D'accordo, i principi, i re, i presidenti, i nobili sono sempre esistiti ed hanno sempre, da quando l'uomo si è reso conto di poter ingurgitare ricchezze, prodotto scandali di sopravvivenza. 
Questo non vuol però dire che la Ragione, il Pensiero, il Progresso e la Coscienza non debbano infondere nelle menti e nei cuori la necessaria forza in grado di livellare l'Esistenza. 
Non si possono accettare come totem invalicabili incongruenze come questa, ove uomini e donne non sanno come spandere ricchezze e nel contempo molti, moltissimi, continuino a morire di fame. 
Ahh! Ecco il solito discorso qualunquistico! 
Ahh! Siamo alle solite!! 
Invidioso!!!
Sento già commenti di questo genere. 
Si, in effetti è una storia vecchia come il mondo! 
Si, non sto facendo nulla per ribaltare la situazione!
Si, sono un qualunquista! 

Ma la forza di spropositi come questo, sta proprio lì: la naturalezza, l'ineffabilità degli eventi, lo svolgersi di una vita di casta preordinata nei secoli che dalla sua immutabilità acquisisce forza per continuare, propagandosi come gangli dentro le coscienze del popolino. 

Serve un freno, un movimento rivoluzionario, una voglia di eguaglianza. 
Respiriamo tutti da polmoni uguali, abbiamo gli stessi occhi, nari, lingue. Siamo sul pianeta con gli stessi diritti naturali. 
Soffriamo e moriremo. 

E allora perché cazzo mi deve andare bene che uno abbia 257 bagni a disposizione e gioielli da tirar fuori dalla finestra per ingannare il tempo? 

Vamos Companeros! 
Vamos! 


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