sabato 22 novembre 2014

In attesa


Libero di tentare di smacchiarsi la putrida coscienza, libero di ridipingersi nobile paladino dell'ambiente, di solone dedito all'amore per il nostro mondo, fondante addirittura il Business Council of Sustainable Development, che sotto la sua guida ha riunito 51 mega industriali preoccupati per le sorti del pianeta. 
Libero di far tutto.
Per me, Stephan Schmidheiny resta e rimarrà per sempre un assassino della tipologia più nefasta, quella di chi prostrato e genuflesso al dio denaro, uccide miti e umili persone solo per ingurgitatare maggiori profitti. 
Già di per se svizzero questo truce tiranno dal nome impronunciabile sapeva della pericolosità del prodotto della sua azienda, l'Eternit, ma infischiandosene di tutto e soprattutto di tutti ha continuato finché ha potuto a sfornare morte che solo il prodotto di uno stato corrotto, debilitato, prono, antidemocratico ed illiberale come il nostro, ossia la prescrizione ha saputo salvare da pena certa, dalla giusta galera in cui sarebbe dovuto finire.
Non si faccia illusioni mister Schmidheiny o come cazzo si chiama! 
Il fato, il destino, la fisica quantistica, il calendario di Frate Indovino, la maga Circe, gli amanti del tarocco, la strega Amelia, il consorzio delle fattucchiere, i maghi riuniti, i gatti neri e, per chi vi crede, la Giustizia Divina prima o poi le presenteranno il conto, molto salato visto che ad oggi sono morti in tremila: non resta che sedersi sulla riva del fiume, aspettandola.

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