martedì 11 giugno 2013

Il non luogo



Uno che ha un sacco di soldi che fa? 
Si compra una megavilla e chiama l'Architetto di fama, no? 

A parer mio, i grandi architetti sono quelli che riescono a cambiare gli spazi, render vivibile un pagliaio e le cui trovate ti fanno sobbalzare l'umore.

Ma se tu prendi la star, quello che ad esempio ti fa mangiare nel tuo tinello  seduto su uno sgabello a forma di scimitarra con tutti i rischi che ne conseguono, in virtù della visione che ha di trasmetterti l'essenza dell'arte nipponica e che  quando ti presenta il conto, ti verrebbe voglia di finirlo usando lo stesso sgabello, alla fine il coglione sei tu!

Prendete la stazione per i treni ad alta velocità di Reggio Emilia: 

ma dico! 

In questa terra di navigatori, poeti ed artisti non avevamo un architetto capace di progettare una stazione? 

Invece, siamo andati a prendere il top del top! 

Santiago Calatrava il suo nome altisonante! 

Ha usato una volta e mezzo il ferro che è servito per fare la Tour Eiffel. La stazione si nota sulla A1 tra Parma e Reggio ed è effettivamente bella a vedersi: 483 metri di onde bianche di ferro! 

E' costata 79 milioni di euro!! Alla faccia della stazione! 
L'hanno inaugurata e .... ci piove dentro!!! E sapete che ha detto la star, già autore di baggianate galattiche tipo il ponte della Costituzione di Venezia dove si cade da fermi come se si fosse dentro una Fiat Duna? 

Testualmente riporto la dichiarazione: 

"La stazione è un non luogo che proprio nella sua fragilità e inconsistenza trova il suo elemento poetico" 

........ 79 milioni di euro, 14.000 tonnellate di acciaio.... ci piove dentro... ma è la bellezza della fragilità propria che divinizza l'opera... quindi se chiamo Calatrava a rifarmi il bagno con un costo di almeno 600.000 euro ed il WC semina nel pavimento gli escrementi, Calatrava esulterebbe perché l'opera ha raggiunto l'obbiettivo di trasmettere la fragilità del non luogo come è il bagno? 

Ma anche il vaffanculo è un non luogo?

Nessun commento:

Posta un commento