venerdì 23 luglio 2021

Ora basta!

 


Erano pure in tanti ieri a Torino, questi costituenti il club degli Asini Puri, un ganglio incuneatosi dentro al pandemico quasi misteriosamente, in preda a vaneggiamenti, a credenze tipiche di popoli immersi nei misteri delle foreste equatoriali. Omuncoli deliranti che fondano il loro credo su non meglio specificate restrizioni frutto di supposti piani perversi orchestrati da guru multimediali aventi in mano l'intero globo.
Per (loro) fortuna non ho mai avuto il piacere d'incontrarne uno con cui colloquiare, ascoltando piamente i ragionamenti /che fatica definrli così!), le convinzioni, gli astrusi e per certi versi comici lavorii in sinapsi che tentano di dimostrare la macchinazione celatasi dietro alla vaccinazione. Mi piacerebbe tanto dialogare con questi asini, in merito alle sofferenze, ai caschi spruzzanti ossigeno ad alta pressione, ai camion bergamaschi trasportanti bare, al dolore di tantissimi che videro i loro cari uscire di casa e dopo mesi agghiaccianti vederseli riconsegnare in un'urna cineraria. 

Tanti, troppi asini ancora bivaccano attorno a noi nel post pandemico! La loro presenza inizia ad infastidirmi, il nervosismo cresce. Forse è giunta l'ora di riporre il menefreghismo attorno ad essi. Probabilmente qualche sano ceffone diverrebbe la panacea per i loro ragli. Vi invito pertanto a girarmi alla larga, a bofonchiare tra voi in modalità carbonara. Non esagerate a mostrare la vostra debacle psicologia. Lo dico per il bene di tutti! Iiiii-òòòòò!

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