mercoledì 28 luglio 2021

Esempio



di Lorenzo Tosa

Il ragazzo nella foto si chiama Marco Natali, ha 22 anni, studia Chimica a Ferrara, inseguendo il sogno di diventare uomo di scienza, proprio come lo era suo padre. 

Si trova per caso in piazza a Lodi proprio nel bel mezzo di una manifestazione No-vax. Ascolta i loro slogan contro la “dittatura sanitaria”, i loro vaffa vomitati contro medici e infermieri.

A un certo punto sente la folla urlare testuali parole: “I morti di Covid non esistono, li uccidono in ospedale.”

E allora Marco fa qualcosa che ognuno di noi, nel suo piccolo, dovrebbe fare. Si fa largo, prende la parola, va a presidiare il suo metro quadrato di democrazia, e, con tutto il fiato che ha in corpo, dice quello che sente.

"No, io non la penso come voi. Ho ventidue anni. Il 18 marzo dell'anno scorso mio padre è morto di Covid. Faceva il medico: è morto sette giorni dopo avermi detto che non riusciva a respirare. E, se mio padre avesse avuto la possibilità di vaccinarsi, ora sarebbe ancora qui con noi".

Credo che tutti dovremmo ringraziare questo ragazzo per il suo coraggio, per le sue idee, per non essersi voltato dall’altra parte mentre sentiva offendere la memoria di suo padre e, insieme a lui, quella di chiunque creda ancora nell’empatia e nella ragione.

Grazie Marco, a nome di tanti. Solo questo.

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