Ogniqualvolta Babbo Apple sforna rennaticamente una gioia per il cuore, vinco le torbide suggestioni del portafoglio e m’addentro nei luccichii tecnologici che solo la stirpe di Steve riesce ad insufflarmi. I nuovi AirPods sgomentano e stordiscono le sinapsi tanto sfiorata è la perfezione. Riesci infatti ad isolarti, a zittire i rumori esterni compresi quelli dei rompicoglioni, la musica ti arriva in modalità attizzacuore; per fare una telefonata hanno deciso di annientare l’obsoleto, vulgo il battito sull’auricolare: è sufficiente dire “ehi Siri” soffusamente, impercettibilmente, e la signorina appleiana non ti risponde nel classico “dimmi” ma con un fantasmagorico “mm mm!”
Insomma, l’ennesimo jingle bells della più bella mela dell’albero della conoscenza. Ops!
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