Sta passando di soppiatto, quasi senza alcun risentimento, la notizia del quorum raggiunto per dar vita al referendum costituzionale che al momento bloccherà la riduzione dei parlamentari, decisa dalla quattro votazioni tra Camera e Senato. Salvaguardia della specie al primo impatto. Ma dietro, per chi come me ha affrontato il corso "trame sghignazzanti" c'è ben di peggio, c'è lui e la sua compagnia di avanspettacolo. Perché il Bomba ha mandato avanti gli altri, gli amichetti della fattoria del Pregiudicato, senza sporcarsi le mani. Col suo 3% scarso ha tessuto la tela al fine di mantenere largo il parco buoi per aver più possibilità di rimanere dentro l'emiciclo. Lo ha supportato in questo il tanto detestato, a parole, Cazzaro Verde, in preda all'ennesima crisi d'identità. Alla luce del referendum quindi, si fa alta l'ipotesi di una crisi di governo, di un ennesimo ricorso alle urne per spodestare i pochi che ancora stanno tentando di migliorare ie regole, per tornare a farsi in santa pace gli affaracci propri.
Il Grullo che sembra essere estraneo a tutto questo ne é il principale protagonista. Il pericolo di ridurre il numero di deputati e senatori avrebbe comportato la sparizione certa della compagnia teatrale a lui devota, capitanata dalla figlia del babbo etruriano.
I giochi quindi sembrano fatti, a discapito della ciurma pentastellata guidata da un incapace smorzante tutto quanto di buono era in essa.
Ciò che appariva impensabile è divenuto, probabilmente, realtà: un patto scellerato tra l'Innamorato Verdiniano e il Pifferaio Triste, catalizzante i futuri fuoriuscenti da Farsa Italia orami in mano a nessuno. Al momento, purtroppo non ci resta che pregare, sperando in un mondo migliore senza questi saltimbanchi della peggior specie.
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