A furia di sperare, di alludere, di accostare, finalmente (per loro) un esponente del M5S è stato colto, così pare, con le mani nella marmellata. Quella marmellata che mai fin d'ora si era impregnata sulle palme di appartenenti ad una forza politica il cui grido, dna per meglio dire, era ed è Onestà.
E come succede in un'osteria allorché l'astemio ingurgita il nettare degli dei, è esplosa la torcida da parte di chi dell'inganno e del sottobosco ne ha fatto una ragione, lauta, di vita.
Titoloni, strilli irriverenti accompagneranno tale notizia, di portata importante ma non storica come i giornaloni indurrebbero a credere. Perché se sarà accertato che questo DeVito ha agguantato il malloppo, lo stesso verrà immediatamente espulso, al di là di ogni successiva azione della magistratura.
Quello che più inquieta è la prossima, certa, eclatante campagna evidenziante il fatto in questione che tutti i media-proni confezioneranno al riguardo, dimenticando di colpo le innumerevoli e stratosferiche malefatte del passato recente che non enumero per ritegno.
Il sistema arde vivamente di vedere questi incapaci, a detta loro, piombare nel mastello comune della mala politica.
Insieme si sta meglio che soli. Ed anche un unico malefico evento può facilmente tramutarsi in brodaglia collettiva. Perché tutto fa brodo se si vuol continuare a prendere per il culo la collettività, che siamo noi, oramai in balia del comune senso dell'impudicizia.
A proposito: questo è il messaggio di Giggino al riguardo:
Marcello De Vito è fuori dal MoVimento 5 Stelle. Mi assumo io la responsabilità di questa decisione, come capo politico, e l’ho già comunicata ai probiviri.
Quanto emerge in queste ore oltre ad essere grave è vergognoso, moralmente basso e rappresenta un insulto a ognuno di noi, a ogni portavoce del MoVimento nelle istituzioni, ad ogni attivista che si fa il mazzo ogni giorno per questo progetto.
Non è una questione di garantismo o giustizialismo, è una questione di responsabilità politica e morale: è evidente che anche solo essere arrivati a questo, essersi presumibilmente avvicinati a certe dinamiche, per un eletto del MoVimento, è inaccettabile.
De Vito non lo caccio io, lo caccia la nostra anima, lo cacciano i nostri principi morali, i nostri anticorpi.
Ciò che ha sempre distinto il MoVimento dagli altri partiti è la reazione di fronte a casi del genere. De Vito potrà e dovrà infatti difendersi in ogni sede, nelle forme previste dalla legge, ma lo farà lontano dal MoVimento 5 Stelle.
Ringrazio la magistratura e le forze di polizia per il lavoro che hanno svolto e che continueranno a svolgere quotidianamente.
Ricordo infine che proprio grazie a un provvedimento del MoVimento 5 Stelle, lo Spazzacorrotti, chi viene condannato per questi reati oggi va dritto in galera!
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