martedì 27 novembre 2018

Cosa si fa per la gloria perduta


In questo video, emporio di ogni bassezza umana, una ex famosa, corteggiata, ostentata madonna fatata, si scaglia contro il padre di un famoso ed attuale politico, Luigi Di Maio, per contestare, rimuginare, equiparare misfatti ancestrali. 
Già nell'inizio di denota tutto il rancoroso stile di una povera damigella finita, per fortuna, nell'anonimato: "Vorrei poter guardare in faccia il signor Antonio Di Maio, padre di Luigi Di Maio, ministro del lavoro nero e della disoccupazione di questo paese."
Un'escalation senza pari di riverberante vendetta, di sanguinaria speranza di sopraffare per ritornare ai tempi in cui aveva gran parte dell'Italia ai suoi piedi. 
E per confondere, arte innata di questa triste camminatrice in viali di tramonti, ecco partire immediatamente l'equiparazione di tragedie, di dolori, di sofferenze. Quell'augurio, quella speranza a non replicare le lacrime da lei sofferte per gli attacchi al su' babbo, sono la risultante di un squallido tentativo di riposizionamento sociale, di ritorno e riappropriazione di quanto le è stato portato via, e che considera suo per decisione divina, dalla debacle politica, dalla distruzione provocata dal referendum perso, di cui era testimonial, e dell'asfaltata del 4 marzo. 
Equipara l'aretina il lavoro nero, deprecabile sempre, sia chiaro, ad aver, pare, contribuito ad inchiappettare poveri risparmiatori, come nel caso di Banca Etruria. 
Si difende l'ex divina spiegandoci come suo padre sia stato tirato in ballo in una vicenda più grande di lui, solo per il cognome che portava. Ci appioppa quindi, perché spera che ancora lo siamo, un marchio, temibile, sparso ovunque nell'Era del Ballismo: quello degli allocchi. 
Vi dico queste cose sperando che ci caschiate come ai tempi in cui il mio vate, il Bomba, raccontava fiabe dorate, fasciate in aurei regni di pace e benessere che v'accompagnavano nelle braccia di Morfeo, parrebbe dirci l'ex architrave del Bullismo. 
E non poteva riferirsi all'ingiustizia, ad aver vissuto leggiadramente in un mondo minato dal sospetto, dagli inganni mediatici, tramati dai veri malfattori che hanno fatto di tutto per portarla nella mediocrità sociale, dove i fari sono spenti, dove il verbo pronunciato non finisce più in prima pagina, dove per ritornarvici devi farti immortalare da un ex grande fotografo, finendo sulle copertine di riviste da attesa del taglio dei capelli. 
"il fango fa schivo come la campagna di fake news su cui il movimento 5 stelle ha fondato il proprio consenso" 
Tutte balle, nulla di vero, si! guardatemi sono l'immacolata, sono io, mi hanno affondato mentre mi stavo spendendo per voi, solo per voi, perché ho la chiave che apre lo scrigno in cui è riposta la vostra felicità. Mi hanno sospinto verso il baratro, sono scomparsa ma ritornerò dopo aver dimostrato di essere immacolata.
E poi il gran finale: continuo a far politica solo per dimostrare di essere pulita, come la mia famiglia. 

Questo video mi fa accapponare la pelle, non tanto per le smancerie rancorose di cui è pregno; mi terrorizza ancora l'idea di come saremmo ridotti se questi impavidi eroi avessero vinto il referendum costituzionale. Brrr!

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