venerdì 16 febbraio 2018

Epico




Che aggiungere? 
"L’incarnato scamosciato lo fa sembrare appena uscito da una bottega di tassidermia." è da Hall of Fame!

L’ambasciatore del Catonga, ovvero Silvio al pomeriggio

di Daniela Ranieri

Il mistero o il segreto di Pulcinella di questa campagna elettorale è: chissà cosa ha combinato stavolta B. per riscendere in campo nelle condizioni psicofisiche in cui si trova, e chissà quanto deve averla fatta grossa, se i congiunti lasciano che scorrazzi su e giù per l’Italia facendosi le sette chiese per ripetere biascicando le solite squinternate quattro idee in croce, sempre che sia possibile salvarsi per via politica a questo punto della famigerata carriera. Ieri pomeriggio, nell’ora in cui si rassetta la cucina e nelle cliniche si fa il riposino, è apparso a Tagadà su La7. Reduce dalla replica del contratto con gli italiani nel Porta a Porta della sera prima, sempre più uguale a Mao Tse-tung, esordisce: “Sono l’usato sicuro e garantito, io sono un uomo vero!”. In studio scende all’istante quell’aria tesa tipica di quando c’è lui: sospesa tra imbarazzo e sgomento, riso e terrore, come quando al circo entra un clown in piedi sul dorso di una tigre.

La conduttrice Panella gli fa domande a cui lui non risponde. Pare che dorma. Il fondotinta mattone sopra la concia chirurgica vuole citare il sé stesso del ’94 ma finisce per ricordare Nino Taranto ambasciatore del Catonga. “Sono sceso in campo” dichiara “per non lasciare che i Cinquestelle andassero al governo”. Per lui si è già votato e il vincitore è lui. “Ho spostato Forza Italia dal 14 al 18%, la coalizione è al 40%”. Il sorriso Chlorodont accecante, le fotocopie anti-tremore strette nella mano destra, delira: “Porterò la crescita del Pil al 3%”. Brandisce la risma di fogli: “Io sono il Mago Silvio!”. Il pubblico ride, sollevato di ritrovare il solito pagliaccio. L’incarnato scamosciato lo fa sembrare appena uscito da una bottega di tassidermia. Millanta di un fantomatico candidato premier di cui non rivela l’identità perché “prima ha dei problemi da risolvere”. E se è chi pensiamo noi, il problema è bello grosso (perciò bisogna sempre ricordare che sotto il clown c’è la tigre).

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