lunedì 19 febbraio 2018

Eccolo!


Eccolo qui, Alexander Krushelnitskiy, sospettato di aver assunto una sostanza proibita, il meldonium, alle olimpiadi invernali in svolgimento nella Corea del Sud.
Doparsi, pare, per giocare a curling, per strofinare sul ghiaccio quella specie di scopetta davanti all’aggeggio scivolante sul ghiaccio verso la zona punti! Ma dai! Non voglio sminuire sport, né ridicolizzarli. Certamente tra il curling e lo sci alpino o quello di fondo, una differenza apparentemente esiste! E se qualcuno pensa di non reggere stress e fatica, ammesso che ve ne sia, di massaggiare il ghiaccio con la scopa per aumentare il percorso dello scivolante attrezzo-boccia, tutto questo ci da la percezione di quanto all’agonismo necessiti il supporto del doping, senza generalizzare, ci mancherebbe! 
La buona prestazione oramai, in ogni campo, è direttamente proporzionale al ricorso a tecniche di risveglio ormonale, di riflessi, di scatti veloci, di pedalate forsennate, di resistenza, di progressione, la cui esplosione nell’individuo passa attraverso l’uso di sostanze illecite. Addirittura nel curling. Mah!

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