giovedì 25 maggio 2017

Non ce l'ho fatta!


Ho cercato di non pensarci, distogliendone l'attenzione, ma non c'è stato verso. Ho provato a dimenticare, cercavo una ragione, un motivo. Niente. 
E allora ho analizzato. Non era un incontro ufficiale. Il papà rappresentante di armi infatti è stato accolto al Quirinale in modalità minore, Mattarella lo ha incontrato nei saloni e non nel cortile. 
Che c'entra? 

C'entra. Perché oltre al Papa, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, gli americani in visita, tramite la figlia Ivanka ha incontrato un'altra figura istituzionale, una smaniosa di visibilità nonché artefice della maggior debacle referendaria della nostra storia: la Bella Etruriana. Tanta era la voglia spasmodica ed incontrollata di emergere dalle sue scartoffie governative, che la nostra, anzi la loro, è andata a Villa Taverna, residenza dell'ambasciatore americano, per incontrare la figlia del presidente armigero, rompendo il protocollo che prevede invece l'opposto.
Ufficialmente hanno parlato di parità di genere, tratta degli esseri umani e violenza sulle donne. Discorsi nobili, ci mancherebbe! Resta però il dubbio circa l'utilità di tale incontro, a meno che non si consideri le carenze del nostro sottosegretario, sulla carta un'eccezione politica: nessuno infatti nelle democrazie serie del mondo, sarebbe ancora al suo posto dopo quanto di nefasto operato in pochi anni.
Chissà che Ivanka non l'abbia incontrata proprio per questo!


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