sabato 7 febbraio 2015

Lotta impari


La battaglia si è consumò sul far della sera. L'acquisto, rivelatosi incauto, di una semplice bottiglia di olio innescò una lotta impari, tale da essere commentata nell'Olimpo dell'Intelletto al punto da rivedere le teorie evoluzionistiche. 
Tutto dipese dalla scelta: non una comune bottiglia ma con il tocco dell'antico frantoio, ossia il tappo allegato come quelli di una volta, bianco con il gommino arancione attaccato al collo del vetro attraverso il marchingegno in ferro che lo fa dondolare a mo' di altalena, bloccandolo con uno scatto verso il basso una volta posizionato sopra l'apertura del vetro. 
Gli dei vollero che essendo la bottiglia ancora chiusa dal sigillo, il tappo cascasse per terra! La prova fu dura e lancinante. 
Le estremità del ferro andavano collocate con forza dentro i due fori appositamente preparati ad una distanza calcolata nel collo della bottiglia. Ma il tappo non riusciva a salire, rimanendo pressato nella parte spessa vicino al foro di ingesso. 

Il poveretto provò per minuti a rigirare il marchingegno, inutilmente. Si udivano in cielo le risa di Da Vinci, gli sguaiati commenti di Fermi, le sbellicate di Albert. Più il tempo passava più montava l'idea di appartenenza al regno dei primati. S'udiva nell'alto il sottile rumore della matita con cui Leonardo mediante uno schizzo, spiegava ai colleghi la semplicità dei movimenti, la dislocazione delle forze, l'inutilità della lotta terrena, trasformante l'imbelle in un concorrente di fil rouge, di giochisenzafronteiana memoria. Una leggera lacrimazione montò al decimo tentativo, mentre l'unto permeava le mani. Il sentore dei commenti non lasciò dubbi in merito. Avvertì l'arrivo in alto dei fratelli Lumiere, affamati di riprendere l'evento. Darwin in un angolo piangeva amaramente, stracciando appunti e pensieri, Rita Levi assorta non credette alla visione, Michelangelo scolpì subito "la Disfatta" sul modello della Pietà. Solo l'intervento della dea bendata permise all'"orango acquirente" di azzeccare la mossa giusta che tappò l'olio tra il sollievo dell'Olimpo. 

Esausto, tentò di collocarla al suo posto, nel mobile di cucina. 
Ma era troppo alta e non vi entrò. Guardò irato la finestra che dava sul cortile e grande fu il desiderio di spararla nel vuoto, accompagnandola da un urlo alla Weissmuller. 
Desistette tristemente e si avviò alla tv per cercare programmi di apprendimento, utili al proprio desiderio innato di risalire la scala evoluzionistica della specie.

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