lunedì 2 febbraio 2015

Idee


Nella Roma ombrosa si è svolta la liturgia maxima dell’elezione del nuovo Capo dello Stato, Sergio Mattarella. 
Sorgono dubbi e ombre che in breve cercherò di elencare:

1. hai voglia di incensare e lodare la mossa dello Sbruffone, in apparenza spiazzante: Mattarella continuerà l’azione pro sistema, nulla cambia, tutto ritorna. Sono pensieri dettati dalla recita tra il Nano e il Ras di Rignano: fingendo di litigare, hanno compattato il malumore della cosiddetta sinistra interna al PD. Applausi, abbracci e soprattutto promesse per riconfermare alle prossime elezioni gran parte dei finti protestanti, paladini della causa che vorrebbe più equità e democrazia nel nostro Stato. 

2. Colpisce e di molto, le parole dell’ex Presidente, vero regnante per nove anni, Napolitano: “E’ molto difficile dire cosa c’è di nuovo in una situazione così complessa e articolata, di sicuro c’è un punto di riferimento molto saldo con delle politiche di riforme coerenti con la Costituzione, anche di cambiamento della seconda parte della Costituzione, ma coerente coi suoi principi e indirizzi fondamentali”. Se entraste in un appartamento preso in affitto e l’inquilino lasciante la casa vi dicesse: “sono contento che prenda la casa; si ricordi di non uscire prima delle 9 del mattino e di rientrare in casa non più tardi delle 23 e di fare la doccia meno di tre volte a settimana” come reagireste? Napolitano ha fatto gli auguri al novello Presidente ma gli ha dettato le linee guida, come dire non mi faccio i cazzi miei e tu dovrai seguire ciò che ti ho detto. Vomitevole.

3. Capitolo Pregiudicato. E’ oramai nei fatti che al Nano interessano, come da sempre, i propri interessi. Per questo è pronto a sfanculare partito, adepti, ideali politici, opposizioni, regole e orizzonti di libertà. Dopo la recita dell’incazzoso è pronto a votare tutto quello che lo Sbruffone gli sottoporrà. Mediaset galoppa, i soldoni aumentano, la possibilità di vendere il gioiello di famiglia è sempre più reale. Progetta il signorotto di togliersi Mediaset per comprare assieme all’amico francese, Telecom. E Renzi è pronto a dargli una mano, in cambio di voti.

4. Mattarella come si comporterà difronte ai primi impegni? Dubito che possa porre freno all’accozzaglia che modificherà legge elettorale e soprattutto la Costituzione. Il piano malefico orchestrato da Re Napo andrà a compimento con Mattarella: ci hanno levato il piacere e dovere di votare, potremmo farlo solo per la Camera con la metà dei candidati scelti dal partito. Tutto sarà in mano a pochi, la democrazia perderà sempre più potere. Per lustri assisteremo ad uno scempio, quello fiorentino, che leverà ogni speranza di risorgere a menti e cuori liberi.

5. Fa molto incazzare la Burrosa che impara tutto a memoria, al secolo ministro Boschi, preannunciando che la norma congelata da toscano sarà riproposta per il bene di tutti, cioè lor signori. 

6. La riabilitazione del Pervertito è quasi cosa certa. Lo rivedremo in Parlamento, secondo la linea matarelliana che recita quel volemose bene di sinistra memoria. Scompariranno le opposizioni, il vortice dell’Inciucio regnerà su tutto e tutti. Chi si opporrà allo stallo perpetuo sarà additato come sovversivo, cosa che fece poco tempo fa il Re Napo, ancora tra i coglioni come Senatore consigliere del Mattarella!

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