martedì 20 novembre 2012

In treno



In questo periodo viaggio spesso in treno, cosa che tra l'altro mi piace molto: attrezzato con ipad con tanto di musica, anzi Musica, potrei fare il giro del mondo sulle rotaie. 

Quando m'inoltro sulla Parma - La Spezia, penso spesso alla mamma del dott. Moretti, amministratore delle Ferrovie: per 100 km occorrono 2 ore di treno come nel 1935. 

Viaggiare in treno consolida l'idea che la matematica non sia un'opinione. 

La statistica dice che in Italia ci sono 10% di stranieri o 20% di gnocca...e via andare? 

Benissimo!
In un vagone di quelli senza scompartimenti, normalmente noto un perfetto riscontro statistico, una perfetta distribuzione delle caratteristiche umane, perché in genere incontro la gnocca che si specchia continuamente e tiene il labbro fuori come quello del Craig 007, lo studente del tipo impegnato che non sta fermo un attimo e che sbuffa per ricordarci il vecchio locomotore, il giovane "leggero" che si bombarda di rumore credendola musica, il rompicoglioni che cerca di intavolare un discorso su qualsiasi argomento anche su come l'upupa espleta i propri bisogni fisiologici, l'intellettuale che ti fa in qualche maniera notare l'enorme tomo che sta appassionando la sua cervice, la freddolosa che a Berceto rimane con la sua pelliccia incurante del fatto che all'interno del vagone ci siano 28 gradi e gente in boxer, il pulitore di nari che tra un giornale e l'altro ispeziona tutti i propri pertugi anche il rettale, il telefonista che appena ha il segnale chiama casa per chiedere ai suoi cari il colore del fiore di camomilla che è stampato sul rotolo di carta igienica attualmente in uso perchè non se lo ricorda, la coppietta che ricorda a tutti la bellezza della primavera ed il fuori di testa .... uhmm!! ... non lo vedo.... eppure ci dovrebbe essere.... dove sarà?.... il fuori di testa in questo vagone ci dovrà pur essere lo dice la statistica.... non lo vedo.... vuoi vedere che....

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