lunedì 6 ottobre 2025

Vari tipi di lunedì

 


Il lunedì, a volte opprimente altre, come questo, edificante con la passeggiata in questo splendido giorno desturistizzato a San Terenzo, Lerici, non ha prezzo! Non compete con nulla, essendo fuori concorso. La placidità del mare, la serenità, il passo moviolato delle persone incontrate, l’assenza di urla vichinghe, la mancanza di intruppate e fameliche pletore di fotografanti chicchessia, che degustano di questi luoghi al pari di chi si immortalasse in selfie davanti al Bacco del Caravaggio o andasse al concerto del maestro Muti indossando cuffiette sparanti Sfera Ebbasta, e, soprattutto, con l’agevolazione verso la conclusione di un immortale testo di Lev, col conflitto tra Anna e Vronskij, divorato famelicamente con la pena di non averlo fatto prima, fanno di questa mattinata un cammeo incastonato nel misero cuore ancora trafitto da quel malevolo portoghese insalubre, di cui ieri sera, live, ho toccato con mano e pupille l’inconsistenza sportiva, la melliflua pochezza del passare il tempo a confezionarsi treccine, facendo a tempo perso il rapper, al punto che, chiedendo venia a Tolstoj, al solo pensiero di quel tiro depositato fuori da imbecille qual è, mi sale la scala pressioria che questo luogo, col contorno dello Spritz, l’aveva appena normalizzata, equiparandola a quella di un bimbo di un casato britannico mentre, tra cento cuscini, si sta sbocconcellando uva e noci in attesa che il maggiorando gli annunci il pranzo servito.

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