martedì 19 dicembre 2023

Numero Uno


Il Poliglotta che ancora fa ridere tutti con l’inglese

di Daniela Ranieri 

Mai nessun Lollobrigida, Sangiuliano o Pichetto Fratin potrà scalzare Renzi dai nostri cuori. Nelle ore in cui si atteggia a globetrotter poliglotta conteso da tutti gli Stati rinascimentali del globo, esce il video che lo ritrae mentre conferisce alla Global Labor Market Conference di Riad (e dove, sennò) a titolo, pare, di inventore del Jobs Act (la patacca costata allo Stato 20 miliardi in sgravi fiscali per contratti a tutele crescenti che non hanno spostato di un centimetro l’occupazione stabile).
Il video è musica per i renzomani: pronunce tragiche (“sjabz” per “jobs”), falsi amici (“waste time”, che secondo lui vuol dire “tempo sprecato” ma che in inglese non esiste e infatti GLM lo corregge nei sottotitoli con “waste of time”, “spreco di tempo”), svarioni grammaticali (“finching abbaut det” per “think about that”). Sul “th”, poi, che si pronuncia mettendo la lingua tra i denti, avviene una catastrofe palatale, e il suono che ne sortisce fa pensare che abbia in bocca uno strofinaccio bagnato.
Ma fosse solo la forma: tradotto dalla oscura lingua ugrofinnica che sembra parlare, il discorso è un elogio del principe bin Salman, che lo stipendia, per aver indetto un “grande evento, la coppa mondiale degli e-sports”, che sarebbero i videogiochi: “Ai miei tempi erano considerati una perdita di tempo, adesso l’economia potrebbe creare un incredibbbile (“an ambelivebbbol”, ndr), grande numero di mestieri”, ve lo dice uno che di nuovi lavori se ne intende, grazie alle tirannie del Golfo che hanno fatto di un ex venditore di giornali un plurimilionario. Irresistibile. Dietro compenso dice tutto.
Si protocollano due fatti: che dai tempi in cui la websfera rideva dei suoi “shish” e “scioc bicauuz”, Renzi l’inglese non l’ha studiato, e sì che di tempo ne avrebbe nei viaggi intercontinentali sui jet che lo scorrazzano a fatturare (noi con 3 milioni e 217 mila euro dichiarati avremmo assunto come insegnante Michael Caine); che solo Renzi può candidarsi alle Europee e aspirare, come si dice, alla presidenza del Consiglio europeo parlando googlish. Vette di albertosordismo quando dice “se vogliamo cambiare il lavoro, dobbiamo cominciare dalla scuola e dall’istruzione” a un pubblico di sceicchi in kefiah che lo segue esterrefatto.

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