giovedì 2 giugno 2022

Differenze liriche


Impedente al flusso sparato dall’Astro otto minuti prima di raggiungere il già infocato lido, assorbo cotanta salutare energia spiegato su un ameno lettino avvolto dall’acciottolio di snervanti infanti intenti a superar d’un balzo il primato di squaglia zebedei da tempo immemore imbattuto, mentre attorno svicolano effigi ricamate con aghi, oramai ahimè per loro, sonnacchiosa normalità, tartarughe frutto di forsennate fatiche palestre, sfide colossali alle leggi universali gravitazionali, provenienti da mondi misteriosi. E benedico l’avvio della regina dell’anno, dea del calore, della Gazza calciomercatrice, della sigarata all’ombra e nel tripudio di divini assoli alla Gary Moore, proteso, plaudente ed incantato come sono riguardo ai manufatti di madre natura, portatrice d’esempi d’alta schola, ammutolenti i più! 

(P.S. avrei potuto dire “a son chi al mae con le coge a l’aria a mirae la gnoca a nastro, a fumae e a sbatermene er belin” - ma non avrebbe onorato la lirica…😎)

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