martedì 17 luglio 2018

Ragioneria



Premesso che nella notte il caro Ragioniere mi è apparso in sogno assieme al mai dimenticato Filini, complimentandosi per come ho trascorso la giornata di ieri, primo giorno di ferie, e li ho trovati pure entusiasti del fatto che vi siano ancora in giro persone degne di tenere alta la filosofia della nuvoletta; però occorre soffermarsi su come Ryanair tratti la sua clientela anzi, il suo parco buoi. Ero infatti sulla navetta che dalla stazione di Pisa porta all’aeroporto quando mi è arrivato questo sms, leggiadro, quasi insignificante, vaporizzante, e la conferma che non fossi l’unico ad averlo ricevuto l’ho avuta udendo le decine di bestemmie curiosissime (cit.) attorno a me. A due ore dalla partenza Ryanair come se fosse la più banale delle situazioni comunicava che il volo non c’era più! Ma il bello, l’orrendo, doveva ancora arrivare: le spocchiose risposte, le altezzose frasi con cui il povero, sottopagato, personale argomentava davanti alla folla inferocita. Capisco che Ryanair essendo un circo volatile, quei tendoni a conduzione familiare dove quando entri trovi il domatore che vende le bibite e che, per bilancio, a volte fa pure il leone, risparmi su tutto, dicono che per necessità vi sia del personale che una volta finito il check in, si presti a recitare la parte del flap dell’aereo, comprendo pure che volando a basso costo l’intoppo sia dietro l’angolo: ma la spocchia no! Quel poveretto con cui ho dialogato per un istante solo, non mi dimenticherà facilmente. Solo sei, sette parole che preferisco non riportare. Perché se invece di addestrare, si addestrare, il personale a vendere profumi, biglietti della lotteria, chincaglierie assortite, vi fosse un sano corso su come gestire le situazioni d’emergenza, la cosa sarebbe finita lì. Mancano i piloti, il volo non si fa, il rischio del low cost. Ma affrontare uno che vede svaporare le ferie con faccia scocciata, pregno d’alterigia quasi fosse uno dei fratelli Wright, è inammissibile maleducazione, incapacità professionale. Ora non so se Michel O’Leary, Ceo di Ryanair, abbia dormito serenamente questa notte; di certo è stato nei miei pensieri durante la gitarella di 1005 km con macchina a noleggio che mi sono sparato dopo il suo laconico messaggio, soffermandomi tra l’altro assiduamente pure sull’attività segreta, pare, della cara genitrice, come può confermare la contessa Pia Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare, a cui ho concesso signorilmente un passaggio verso gli agognati lidi di mare.

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