Sognare attraverso un filo logico con quanto hai fatto
o stai facendo prima di addormentarti. E' sempre stata una speranza mai
realizzata, o forse si ma non mi ricordo. Fino a ieri sera: dopo aver letto un
articolo fantascientifico sulle civiltà extra terrestri, mi sono bardato di
cuffie, visto l'ora, decidendo di rivedere in lingua originale "Colazione
da Tiffany"
Ebbene: appena arrivato Morfeo, mi sono ritrovato in
un'enorme stanza bianca, con veli mossi dal vento dove creature nemmeno troppo
nauseanti, di bianco vestite, adoravano i loro dei; erano simili a noi, con
lineamenti più marcati, quasi da vignetta umoristica, emettevano suoni strani,
apparentemente senza senso. Facevano strane evoluzioni davanti ad altari
raffiguranti simboli non riconoscibili. Giravo nell'enorme stanza senza pregare
nessun dio, avevo con me solo il cellulare ed a un certo punto uno di loro mi
ha fermato ed incuriosito si è chinato sullo smartphone. Al quel punto ho fatto
partire la musica, credo fosse "Cadillac Ranch" del Boss e la
creatura mi ha guardato in un modo che non poteva essere altro che
apprezzamento. Improvvisamente, da dietro una colonna ecco apparire Audrey,
solare con cappello simile a quello usato nel film per la visita al boss a Sing
Sing, ballerine ai piedi ed occhiali uguali a quelli usati all'alba davanti
alle vetrine di Tiffany, scendendo dal taxi. Sorridendomi e confermandomi la
sua personificazione del Bello e del Soave, mi ha invitato a seguirla, cosa che
faccio immediatamente sull'esempio di Orfini raggiunto da una telefonata del
Bomba. Mi ritrovo a Parigi (vuoi vedere che le sinapsi dormienti hanno
collegato Audrey, Tiffany e l'altro suo film "Sabrina"?) in un enorme
prato. Lei passeggia in lontananza, portandosi il telefono all'orecchio.
Squilla il mio e sento la sua voce, un mix di fragranze non riscontrabili
neppure in un Brunello, m'invita a cena nel ristorante... non riesco a capirlo
perché c'è una musica in sottofondo, "Moon River" che non smette mai
e non mi fa capire una mazza. Scopro, risvegliandomi, che è il sottofondo del
Ddv, tornato al menu principale. Interazione e viaggio nel tempo, per un sogno
solo in apparenza a metà.
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