martedì 21 febbraio 2017

Smemoranda


Sarà lo smog, sarà il traffico, la vita frenetica della capitale del nord; a Milano la memoria sta facendo cilecca da un po' di tempo a questa parte: il sindaco Sala dimenticò di dichiarare due cosucce: una casa di proprietà in Svizzera e un'altra abitazione a Zoagli, dichiarata come terreno. 
Inutile dire che se questa sbadataggine fosse capitata al sindaco (Boldrini tiè!) Raggi, quanti titoli a nove colonne avrebbe provocato? 
Sala invece è passato solo come disattento. 
In questi giorni l'assessore (aritiè!) meneghina Roberta Cocco, alto dirigente in aspettativa Microsoft, dopo aver tergiversato a lungo, essere stata più restia del card. Bertone a presentare la planimetria catastale della sua modesta alcova nel presentare la dichiarazione dei redditi, l'ha pubblicata in due versioni: 


la prima con due zeri decimali in più. Subito dopo, correggendo l'errore è balzato agli occhi che l'assessore Cocco possiede azioni Microsoft per circa quattro milioni di euro! Il giorno prima erano solo 38.000. 
Bene, si dirà! Perfetto! Sappiamo che è ricca, è in aspettativa e può quindi procedere con il suo incarico.
E qui viene il bello! 
Che assessorato ha acquisito, Roberta Cocco?
E' la Responsabile della trasformazione digitale di Milano. 
Capito? 
Possedendo quattro milioni di euro di azioni Microsoft, la Cocco dirigerà la nuova digitalizzazione del comune. 
Siamo certi che sarà indefessa e imparziale nel suo lavoro. Ci mancherebbe! 
Il problema infatti non è quello, ma il pensiero che se fosse capitato ad altri questo disguido, questo profumo di conflitto d'interesse, ad esempio alla solita perseguitata Virginia, ne avrebbero parlato pure nelle previsioni del tempo! 
O no?

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