Il feeling di Gravina. Vade retro Brescia, meglio la Samp del duo gioco d’azzardo
DI PAOLO ZILIANI
Per un ritardo nei pagamenti dei contributi Inps e Irpef la Figc non ha esitato, come già saprete, a mandare il Brescia in C (come non aveva esitato a mandare la Reggina in D e a cancellare dal calcio il Chievo Verona): un colpo di scena che a campionato di B già concluso ha provocato un ribaltone conclusosi col ripescaggio della Sampdoria, ammessa alla disputa del “playout salvezza” con la Salernitana conclusosi con la vittoria dei blucerchiati risorti dalla morte come Lazzaro. E fin qui uno potrebbe dire: se il Brescia non era in regola, giusto sanzionarlo e giusto che il suo posto sia stato preso dalla Sampdoria. Che è un club di specchiata trasparenza, altrimenti la Figc mai avrebbe avuto nei suoi riguardi tanti riguardi e tanta attenzione. Già.
Peccato che la Sampdoria sia oggi nelle mani di due personaggi legati da sempre al gioco d’azzardo e noti per risiedere in due paradisi fiscali come Singapore (Joseph Tey) e l’Isola di Man (Nathan Walker). Joseph Tey, che dell’indebitata Samp del presidente Manfredi è il maggiore azionista, è stato uno dei fondatori della piattaforma di scommesse sportive “FUN 88”; Nathan Walker è invece il proprietario di “TGP Europe”, una società che gestisce vari portali di gioco d’azzardo e alla quale il 16 maggio scorso la “Gambling Commission” ha revocato la licenza di attività in tutto il Regno Unito multandola di 3,3 milioni di sterline per una ripetuta serie di violazioni emerse dopo un’approfondita indagine anti-riciclaggio. Walker, che in passato era stato direttore operativo di “FUN 88” di Tey, è ormai di casa e presenza fissa a Bogliasco. È lui che ha indicato come nuovo allenatore Massimo Donati, l’ex calciatore di Milan, Torino, Atalanta, Celtic e della stessa Sampdoria che nella stagione scorsa sulla panchina dell’Athens Kallithea in Grecia ha collezionato 8 pareggi, 6 sconfitte e zero vittorie dopodiché è stato esonerato. Per la cronaca: il budget per lo stipendio del nuovo allenatore della Sampdoria ammonta oggi a 100 mila euro.
È nelle mani di questi due personaggi che è finita oggi la Sampdoria. È nelle mani di questi due figuri che risiedono in paradisi fiscali, che si occupano formalmente di gioco d’azzardo ma sui quali esiste il forte sospetto, avanzato dalla stessa “Gambling Commission” inglese – che infatti li ha sanzionati mettendo al bando le loro società – che siano impegnati sul fronte del riciclaggio di denaro sporco a livello internazionale, che la Sampdoria tanto cara alla Figc del presidente Gravina si appresta a dare il via alla sua nuova stagione.
Dopo che tutte le squadre (prima squadra, Primavera, squadra femminile) hanno concluso la stagione 2024-25 con una retrocessione, la ripartenza avviene in un panorama di macerie. Mancando i soldi è stata interrotta l’attività di base degli esordienti e dei pulcini che stanno migrando ovunque, in particolare al Genoa; le donne ripartiranno (se ripartiranno) dall’Eccellenza; entro il 31 luglio per la Samp ci sono 9 milioni di obblighi di acquisto da pagare, e per ogni mancato pagamento arriverà una penalizzazione in classifica; e l’unica amichevole precampionato fissata, in Inghilterra il 2 agosto contro il Derby County, è in forse perchè solo di aereo la Samp si è accorta che spenderebbe più del gettone di presenza promessole. Nel frattempo la foresteria di Casa Samp che ospitava 60 ragazzi delle giovanili e che costava 1,5 milioni l’anno è stata chiusa. Disdettati quasi tutti i campi d’allenamento su cui lavoravano le varie squadre Under 18, 17 e via dicendo. Ah!, dimenticavo: per la Figc era il Brescia ad essere fuori regola. Quindi via, sciò, vade retro Satana.
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