Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
giovedì 24 maggio 2018
Paraventismo
Ci casco continuamente, è un mio limite: discuto animatamente on line con chi vorrebbe convincermi di come questo presunto nuovo sia peggio del passato, già in via di dimenticanza.
Mi agito, annaspo, quasi mancandomi l'aria. Non ho mai detto di essere contento del governo gialloblu, non ho mai scritto o proferito complimenti a Salvini e ai suoi sodali. Ma tant'è casco e ricasco dentro al pentolone che altri han messo a cottura non accorgendomi, almeno fino ad ora, della nascita, dell'innalzamento come fosse un'isola vulcanica sorta dai marosi, del movimento di pensiero, non nuovo, che definirei Paraventismo.
Non nuovo perché usato anni addietro dalla casta politica di riccastri che comunemente chiamavamo curia romana: gozzovigliavano, s'intrufolavano pro-loro dentro alle faccende politiche di casa nostra appoggiando il forte di turno, per i loro porci comodi. E quando venivano, giustamente, attaccati ecco che compariva il Paraventismo, cioè si rifugiavano rannicchiandosi dietro ai princìpi non negoziabili, di cui a loro non importava un'emerita ceppa, al fine di troncare ogni diatriba minante privilegi enormi che gli garantivamo, e che garantiamo loro tutt'oggi.
Questo movimento di pensiero è ritornato in auge non appena molti, cullati dalla casta inamovibile politica, si sono resi conto che si, probabilmente, il rischio di cambiamento radicale con annesso abbattimento di agii non è mai stato così probabile come oggi, visto che il Presidente incaricato sta realmente formando un governo M5S-Lega.
E allora eccoli, questi profeti del Paraventismo, rifugiarsi su altri princìpi non negoziabili: gli asili nido solo per bianchi ad esempio. Cazzo! Se così fosse m'incazzerei anch'io! Ma crediamo davvero che questa boutade si realizzi? Sarebbero così irresponsabili da legalizzare questa insana forma di razzismo.
La flat tax: pensate davvero che trovino 80-100 miliardi per attuarla?
E il reddito di cittadinanza? A parte che vige in tantissimi altri paesi molto più evoluti del nostro, mi domando lo stesso: non è umano, giusto, sensato garantire una somma di denaro mensile a chi s'impegna a trovare lavoro, con ampie garanzie che nel caso costui tentennasse, l'aiuto gli sarebbe immediatamente tolto?
E quindi m'inalbero al pensiero di passare per un credulone, un rimbambito corrente dietro a chimere.
E i paraventisti rigurgitano appellandosi alla falsità del programma. Umilmente al proposito chiedo: quante promesse elettorali dei passati governi si sono attuate? Mi dite la percentuale di realizzazione delle promesse dell'Ebetino? E del Puttaniere?
Prendiamo ad esempio la lotta all'evasione fiscale, promessa da tutti, ma proprio tutti: chi l'ha mantenuta?
Scoramento, abbattimento, depressione: a sentire gli strali dei paraventisti appollaiati dietro a razzismo, liberticidio, giustizialismo, mi s'accappona la pelle, mi vengono le squame, il prurito.
Possibile che sempre, e da sempre, coloro che intravedono dei cambiamenti radicali del modo di far politica, di viverla non come mestiere ma come dovrebbe essere, servizio, possibile che devono passare per superficiali populisti ingrati?
No, non è possibile continuare così.
E riassumo una volta per tutte la mia posizione:
Non mi piace far parte di una coalizione comprendente la Lega, pur riconoscendo che quest'unione sia frutto di una legge elettorale "razziale" creata ad hoc dall'Ebetino e dal Delinquente al fine di convolare a nozze eterne.
Sono molto perplesso su misure mancanti per convenienza politica dal manifesto programmatico: una legge seria, manca da vent'anni, sul conflitto d'interessi, la lotta all'evasione fiscale.
Ho perplessità pure su come verrà gestito il problema profughi.
Questi punti sono determinanti la mia presa di posizione futura, non scenderò a patti con chicchessia in merito.
Sono però prostrato da questo agitarsi dei paraventisti, improvvidi cultori del passato, dell'abbietta modalità di far politica che da decenni sta affogando la nazione.
Il paese fondato sulla corruttela, sull'amico dell'amico, sulle conoscenze, sull'inamovibilità è stato depennato dalla scelta dell'elettorato.
Attendo di vedere i frutti governativi e da questi riconoscerò sicuramente la pianta, la sua matrice, la sua essenza. Senza paraventismi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento