Lo immagino con visiera da tipografo, lampada accesa e continui dubbi del tipo "il P lo faccio partire prima o dopo del 3?" Il calendario ha dannatamente scelto la giornata di oggi per il cambio dell'orario Atc ma a lui, il solerte funzionario preposto a formare il dedalo della programmazione dei bus, gliene può fregare meno che a me di una prolusione di Nardella. E sulla prima corriera per Lerici, quella delle 7:50 da via 24 maggio, si ha conferma di questo suo atavico menefreghismo: sembra infatti di ascoltare, salendoci, la musica di Piovani nella Vita è bella, ed un mix di miasmi paragonabili a quelli dopo una maratona in costume da sherpa himalayaini a Dakar, lo conferma. Tra colpi al costato chiellinei e garrottate negli stinchi mostranti la Parusia, il mugugno locale raggiunge livelli da treno valdostano riportante a casa i concorrenti della sfida mondiale di Genepy. Un altro aspetto colpisce in questa lotta primordiale: il silenzio dell'obliteratrice. Nessuno dei salenti infatti la degna di uno sguardo, a parte qualche coglione come me. A parte quindi qualche abbonato il bus potrebbe benissimo aver destinazione Lisbona, tanto è pregno di portoghesi. La discesa, agognata come le elezioni al Bomba, mi rende consapevole che in fondo questa domenica di giugno non poteva essere prevista dal solerte funzionario come una giornata meravigliosa di mare! Chi poteva infatti prevederlo?
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