giovedì 8 giugno 2017

Lui raddoppia


Difficile trovare negli annali degli incompetenti di tale vastità e portata, come i ministri, i sottosegretari di questa Era rignanese. 
Cassate riforme costituzionali, per fortuna, mandate al macero riforme della pubblica amministrazione, quelle di "ControlC Madia", ecco stagliarsi in questo brodo primordiale un signore della vecchia politica, un uomo per tutte le stagioni, un totem dell'immobilismo più becero, Dario Franceschini il quale, in tema di figuracce addirittura raddoppia!
Dopo aver fatto sbellicare il mondo con la nomina dei direttori dei musei bloccata dal Tar per via di una legge di inizio millennio, voluta dallo stesso, ecco un'altra stangata per il ras ferrarese: la creazione del parco archeologico del Colosseo accorpato alla Domus Aurea e al Palatino.
Fermo restando l'inadeguatezza sua al ministero della Cultura, si assiste ad un altro scempio: l'assenza di decorose dimissioni da parte di tali politicanti vogliosi dell'inamovibilità.
Si sa, la vergogna non è più presente nel loro mondo; tutto continua a girare, come se nulla fosse, incurante di sberleffi e attacchi alla dignità personale, anzi: prevale l'insensibilità, la tritatura delle malefatte, l'insofferenza per i commenti avversi e, soprattutto, la smania di proiettarsi verso nuovi orizzonti, verso le scontate rielezioni per un'immortalità politica regnante solo in queste nostre povere lande oramai solitarie, ove codesta casta immorale continua a vegetare negli agi, alle nostre spalle naturalmente! 



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