Inaspettatamente pur se immerso nella teoria di Albert, quella della dilatazione del tempo, affiora la domanda:"E domenica chi voto?"
Scartando il Manfredini di tutti loro, forse è la volta buona che anche in questa città un cardine della democrazia, l'alternanza, si realizzi, guardo inebetito i cartelloni propagandistici, noto nomi conosciuti e non. Ci sono le promesse, le grandi promesse che, se realizzate, migliorerebbero in toto la situazione cittadina: chi promette parchi in centrali, pavimentazioni, sedi Onu, incontri con altre civiltà, scomparsa di smog, altre forme di vita. Poi c'è Lui, con sguardo beffardo da nostromo di lungo corso, c'è la nobile Intellighenzia appollaiata su un unico ramo, snobbante al solito problemi e problematici, dall'alto della sua abbacinante sapienza, fremente per raggiungere la Capalbio de noantri, poi ci sono gli incazzosi, i discriminanti, i rancorosi e via via andare.
Se penso ai misteri di queste zone, alle discariche impunite, al dilapidare insanamente risorse per il bene di pochi, mi si accende l'ira e la voglia di andare al mare senza passare dalla cabina, cresce esponenzialmente.
Farò comunque il mio dovere, votando forse senza successo, sperando che le cose cambino, pur sapendo che qui lo zoccolo è molto duro, indistruttibile.
Se penso ai misteri di queste zone, alle discariche impunite, al dilapidare insanamente risorse per il bene di pochi, mi si accende l'ira e la voglia di andare al mare senza passare dalla cabina, cresce esponenzialmente.
Farò comunque il mio dovere, votando forse senza successo, sperando che le cose cambino, pur sapendo che qui lo zoccolo è molto duro, indistruttibile.
Come certi privilegi da voltastomaco.
Nessun commento:
Posta un commento