Rimettere a posto il ripostiglio, leggere i quotidiani, rivedere Gomorra, passeggiare al sole, andare al Brico a comprare un kit di chiavi inglesi e un cacciavite a stella, andarsi ad informare sull'orario dei futuri battelli con destinazione Pozzale, verificare che il SC, FS-Ceparana non faccia soste davanti alla stazione, continuando la corsa, andare finalmente a vedere il museo dei Sigilli, recarsi al monumento della Resistenza per controllare che l'acqua continui a scorrere dopo là manutenzione pre-fiera, salire al Castello S.Giorgio con l'ascensore per certificare l'assenza di cigolii della struttura, andare da Manila in piazza del Mercato per cercare le liquirizie arrotolate, decretare la miglior mesciua cittadina, contare se i manifesti affissi da Melley abbiano già superato il numero degli abitanti della città, stazionare davanti al Camec per carpire la moda primavera-estate della nostra intellighenzia simil sinistrorsa, in realtà rapto-castale, recarsi al Mirabello per risolvere qualsiasi problematica dei riccastri ancorati per il nostro bene, controllare infine che sia stato depositato il milionesimo uovo di zanzara nelle vaschette di piazza Autolavaggio (ex Verdi)
Come potrete notare, visti gli innumerevoli impegni, non mi potrò recare, mio malgrado, ad esprimere il voto democraticissimo alle primarie del PD.
Peccato! Leggendo però l'inserto di Repubblica di oggi, Robinson, mi è capitata sotto gli occhi una frase, che forse non c'entra nulla. O forse sì, pensando al bulgaro vincitore in pectore...
"La menzogna ha perso la sua onorevole funzione di ingannare.
Nessuno crede più a nessuno.
La bugia è diventata una tecnica della sfrontatezza"
(T. Adorno)
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