martedì 19 gennaio 2016

Dati irosi


Leggo: 
62 persone nel mondo avrebbero accumulato una ricchezza pari a quella della metà della popolazione mondiale. 

Dico: ma vaffanculo! 

Possibile? Possibile che la diseguaglianza abbia creato un crepaccio di simili proporzioni? 
Che tempo è questo? 
Dei silenti? Dei coglioni? Dei rassegnati? 
Come non capacitarsi che occorra un sparpaglio generale delle carte, una ridistribuzione equa delle risorse? 
Se mettessimo dei giovani, ammesso che riuscissimo a staccarli dal loro cellulare, a giocare a Monopoli e uno di loro accumulasse la metà degli alberghi, delle case disponibili, gli altri come reagirebbero? Manderebbero tutto a monte, avendo il gioco perso identità, sapore e colore.
E sulla nostra Terra che avviene? 
Nulla. 
Rassegnazione. Bieca e triste rassegnazione. Mentre poche decine di orchi continua ad accumulare, sottraendo linfa agli altri. 
Che razza di mentalità abbiamo lasciato che ci plasmassero coloro che fremono a mantenerci in questo liquido idiota e vaporoso ove media, mode e metteteci quello che cazzo vi pare, ci hanno riposto? 
C'è un termine che descrive questa immersione imbelle: psittacismo. 
Si, psittacismo ossia "la tendenza alla ripetizione e alla imitazione meccanica di ciò che fanno o dicono gli altri."
Pappagalli, perfetti pappagalli. Ecco cosa siamo! 
Ci vestiamo come pochi imbecilli comandano, compriamo come idioti quello che subdolamente ci inducono ad accaparrarci, andiamo giubilanti in luoghi adibiti allo "spiumaggio", corriamo dietro a parole vuote, scarne, inabitate come fossero sirene. 
Non capiamo, non vediamo, non interagiamo, non ci scambiamo più idee, pensieri, sensazioni, dubbi, progetti e quant'altro.
Amebe, amebe pregne di psittacismo. 
Intorno a noi, pochi scaltri e dannosi alla salute umana, imperterriti continuano leggiadramente a riempire granai in paradisi fiscali, senza dignità, senza nulla che possa minimamente accostarsi ad una vita degna della socialità. 
Foche con palle colorate, ninnoli e gomme cancellanti orizzonti di libertà, di consapevolezza, di coscienze lievi ed indomite. 
Tutto questo dovrebbe cambiare! Non mediante una violenza belligerante come tanti vorrebbero, per lucrare oltremodo! 
No! 
Solo una gigantesca folata di vento buono, amico, ossigenante, mutante riti e mode, accendente pensatoi attualmente avvolti in ragnatele, spronante imbolsiti psittacisti, rigenerante corpi tronfi di modernismo dequalificante. 
Un vento compagno di avventure. 
Un soffio vitale. 
Lo Spirito della Vita. 

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