Continuo a martellare le palle a chi legge i miei post su la
vicenda che ritengo incredibilmente grave, vergognosa ed al limite dell’isolamento
politico internazionale: l’arresto di Marcello Dell’Utri avvenuto in Libano.
Non tanto per l’arresto, quanto per la gravità della
situazione: Dell’Utri è da oltre un ventennio il compare del Condannato, colui
che gli ha organizzato, creandolo, il partito di famiglia, colui che agli albori
ha permesso al Puttaniere di incamerare enormi quantità di denaro proveniente
da ambienti oscuri.
Dell’Utri ha permesso la crescita esponenziale del pianeta
Fininvest, ha allacciato accordi in ambienti mafiosi, ha stretto patti con
personaggi della malavita organizzata.
Il mantra da ripetere è sempre il solito: Dell’Utri è
mafioso. Dell’Utri è mafioso. E se Dell’Utri è mafioso, le società appartenenti
all’Ex Presidente del Consiglio sono invischiate in accordi commerciali di
dubbia provenienza.
L’Omino Malefico che suonava il pianoforte sulle navi da
crociera non è grazie al suo talento che ha potuto divenire uno degli uomini
più ricchi e potenti del Pianeta. No! Si è ingigantito grazie a Marcello Dell’Utri
che è stato giudicato in odore di mafia.
Il disgusto, il ribrezzo per queste verità oramai accertate,
pone il nostro Paese in un’insana ottica internazionale, ci vedono come
appestati, vincolati a dettati malavitosi, impegnati a lucrare impunemente su
tutto e tutti.
Marcello Dell’Utri è il simbolo del decadimento italico, i
morti per mafia al suo cospetto pare vanifichino il sacrificio. Falcone e
Borsellino, eroi dei nostri tempi, hanno speso la vita per contrastare quello
che Marcello Dell’Utri ha rinfocolato, ha rivitalizzato, ha portato a contatto
con la politica di questo paese.
Lo stalliere di Arcore, boss mafioso, ospitato
per anni nella magione del Pregiudicato è il simbolo di questa losca intrusione
nella stanza dei bottoni dell’Italia che dovrebbe tutelare la sicurezza, l’onestà
ed il fare integerrimo per il raggiungimento sano dei traguardi che ogni paese
normale si pone per la crescita della nazione.
Non è così in questa povera Italia! Ovunque i gangli
cancerosi della malavita organizzata, asfissiano la buona politica per creare
luridi affari, tetri accordi, arricchimento di proseliti sempre più numerosi
attraverso l’aggiudicazione di appalti, di contratti sui grandi lavori che si
progettano per far ripartire la nazione.
Expo 2015, i lavori autostradali, la TAV, gli ospedali sono
a rischio infiltrazione mafiosa.
Stupisce il silenzio del Partito Democratico in merito a
quanto sopra.
Stupisce il silenzio del Grullo che, fregandosene di tutto e
tutti, addirittura è in combutta, in affari con il Nano ed il suo alfiere
Verdini! Stanno cercando non solo di fare una legge elettorale peggiore della
precedente, ma udite, udite, tentano di mettere mano alla nostra Carta
Costituzionale per modificarla.
Marcello Dell’Utri mafioso, amico e spalla da sempre di
Silvio Berlusconi il quale sta lavorando per modificare la Costituzione.
Silvio Berlusconi ricevuto al Quirinale.
Silvio Berlusconi che pur scontando una pena irrisoria,
parteciperà alla campagna elettorale europea.
Incredibile sopruso!
Fermateli!
Finché siamo in tempo!
Forse, purtroppo, è già troppo tardi!
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