venerdì 21 febbraio 2014

Rifiuto artistico


La signora delle pulizie che getta nella spazzatura una cosiddetta opera d'arte, rende meraviglioso questo mattino! 
Ma ci pensate? 

La comunicatività dell'arte contemporanea è un sublimale messaggio che persone, cosiddette non altolocate, traducono nel migliore dei modi possibili: spazzatura! 

Scatole buttate per terra, con vari pezzi di sughero riciclati, disordine di carte e cartoni che qualcuno "che ha studiato" traduce in inno all'arte, in sincronia, in connubio di emozioni trasmesse da caotici pezzi di normalità. Maaaa vafffanc....

Sono fiero di non cogliere quei significati in forme di espressione che hanno perso nel tempo il loro incantevole distacco con l'umano, con l'imperfetto, con il divino per atterrare dentro a recinti di ordinarietà, di bruttezza comune, di grande senso d'inutilità espressiva.

Il messaggio più grande, più umano arriva quindi dalla signora addetta alle pulizie: quella è spazzatura, quelli sono rifiuti, quella è paccottiglia da smaltire!

Alcuni post or sono agognavo di iniziare un cammino di arte contemporanea con l'intento di prendere per i fondelli, di lucrare su teste rimbombanti, iniziando con opere facilmente riconducibili a monnezza. 
E descrivevo anche le modalità per consegnare l'opera al babbano di turno. Ma non mi distaccavo molto dalla realtà che come al solito supera ogni immaginazione.

Non ho visto l'opera magna gettata nei cassonetti. Ma posso immaginare benissimo che se l'Augusta inserviente ha reputato fosse rifiuto, la sua disorganicità era disarmante, la sua insignificanza altisonante!

Se non fosse stata gettata via, l'acquirente come avrebbe fatto a portarsela a casa? 
L'Artista gliela avrebbe rimontata nel salotto? 
Quindi di conseguenza un ricco si sarebbe portato in casa al prezzo di parecchie migliaia di euro, rifiuti per disordinare la propria magione, affibbiando a tutto questo il marchio, che diviene conseguentemente insulso, di artistico seppur contemporaneo? 

E l'assicurazione che dovrà pagare l'opera persa, aprirà il borsellino e pagherà scatole di cartone e dischi di sughero e latta, migliaia di euro?

Mi diverte tantissimo questa situazione, richiedo uno scrosciante applauso alla Sora Lella de' Noantri, divenuta censore per tutti noi, la Fantozzi contro i vari Professor Guidobaldo Maria Riccardelli che spopolano arguti e tosti, sfamandosi sulla nostra presunta ignoranza.

Standing ovation quindi all'Augusta Signora delle Pulizie che sentenziando quello che più o meno in cuor loro molti di noi pensano, non avendo però il coraggio di esprimerlo per non passare da ignoranti, da "carusi" contemporanei, da zotici moderni: 

"l'arte contemporanea moderna è una cagata pazzesca!"

Clap, clap, clap, clap, clap, clap!!! 
Anche qui, come nel film del Maestro Villaggio, standing ovation di 92 minuti, camicia di forza e ceci su cui far inginocchiare i cosiddetti amanti e visionari di sublimale bellezza in scatolette rovesciate per terra con sigarette spente e sparse intorno e... ciak a "l'Esorciccio" e "Giovannona Coscia Lunga" per redimerli!!!

Grazie ancora Signora Barese Nostra delle Pulizie!!!

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