Se non fossimo in Italia ci sarebbe da preoccuparsi.
Uno studio del sindacato UIL conferma che il mondo politico
costa 23 miliardi all'anno ed impiega un milione di persone, il 5% dei
lavoranti italici: 144mila tra parlamentari, ministri ed amministratori locali,
24mila consiglieri di società pubbliche (Acam docet) 39mila di supporto agli
uffici politici, 324mila di apparato politico e 545mila che hanno incarichi o
consulenze.
Nel contempo, come nelle famiglie che vorrebbero apparire
perbene e che vengono sbugiardate dal monello di casa, l'Istat smentendo i
canti di gioia di Scendi-Letta, Sacco(nelle)mani ed Angelino Chiwawa esultanti
quasi al coito per progressi dello 0,1 % che stanno al miglioramento come un
disco di Al Bano ai Rolling Stones, certifica che il 14,5% degli italiani è in
condizioni di "severa deprivazione", il 21,2% non riesce a scaldarsi
la casa, il 42,5% non può affrontare spese impreviste oltre gli 800 euro, ed il
16,8% non riesce ad alimentarsi adeguatamente due giorni di seguito.
Ci sarebbe da preoccuparsi, come sono preoccupati il
Fabbricante di Moniti che si è appena aumentato lo stipendio di 9mila euro,
Casini che torbidamente spera sull'immoto panorama attuale e tutti i dromedari
incalliti usurpatori di risorse che temono la fine di questa ignobile farsa
politica italica, per loro fonte di perenne gioia.
Il Tappo Condannato d'altro canto cavalca ogni protesta per tornare
a contare: ad esempio si è detto vicino ai poveri "forconi" che
vivono l'incubo dell'incomunicabilità ossia vorrebbero protestare, forse a
ragione, ma hanno inadeguatezza e inesperienza come compagne; in pratica
appaiono come uno che venendo imbrattato di letame gridasse "Domani ho il
dentista" invece che "vaffanculo" al suo importunante.
Ma al Pregiudicato questo non importa, anzi è pronto ad
unirsi a prossime contestazioni in programma tipo quella dei riparatori di
ascensori per i continui stress alla deambulazione o quella degli ammaestratori
di foche per l'aumento del merluzzo o quella dei confezionatori di cibo per
astronauti per problemi legati alla richiesta di panna cotta da spedire nello
spazio.
Tutte le sobillazioni sono utili per il bene comune ribaldo ovvero
tornare a rispaccare i coglioni assieme alla propria servitù!
Se non fossimo in Italia un nuovo "Che" starebbe
proprio in questi momenti preparando i panini e riempendo le borracce per scatenare l'inferno.
Ma siamo in Italia, tranquilli! Pare invece che in molti siano in fibrillazione
per altre problematiche, per un immenso dubbio post incendio che sta attanagliando il loro cuore: riusciranno lo stesso a far decollare il nuovo "Grande
Fratello"?
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