Come tutti gli anni l’evento triste e penoso prima di Natale è
la presentazione a Roma del libro di Vespa che sta al giornalismo come Sgarbi
ad un paesaggio innevato delle Dolomiti.
Come tutti gli anni è garantita la
presenza del Cinese Liftato che nel suo delirante monologo ha sconfessato se
stesso, vuoi per le massicce dosi di Viagra, vuoi per il calore che la sua
calotta deve quotidianamente assorbire per pettinare i peli di baio che la
maldestra mano di un plastico della malora gli ha impiantato.
Spiccavano a
questa edizione le presenze di Rosi Mauro, l’ex badante dell’ex uomo Bossi
accompagnata dal suo fidanzato e storico cantante di musica scatenante attacchi
diarroici Pier Moscagiuro, personaggio che nemmeno i fumetti di Alan Ford
potrebbero ospitare senza cadere nel ridicolo, la Ravetto simpatica come lo
smarrimento delle chiavi di casa dentro un porcilaio, la De Girolamo, la
Rizzoli e la Biancofiore alla quale persino Bondi pare abbia esternato critiche
per il troppo leccaggio perpetrato nei confronti del Clown Triste e Nano che
non riesce più a far ridere nemmeno dei novelli vincitori di Superenalotto.
Spiccava la faccia del mefitico Vespa al quale Sgarbi dovrebbe
chiedere i danni per avergli sottratto la corona di più antipatico della
Galassia. Unica nota positiva l’assenza di Sallusti che è agli arresti
domiciliari e da ieri sospeso anche dall’Ordine dei Giornalisti.
Forse perché in preda ad un attacco di libidine acuta scatenata
dai farmaci, il Perverso Meneghino ha avuto il coraggio di dichiarare di non
essere più in grado di ricandidare l’amico fraterno Marcello Dell’Utri.
In serata lo
stesso pregiudicato per mafia ha smentito l’esclusione con un semplice “Tutto a
posto, mi sono chiarito”. E su tutti i presenti è sceso un brivido gelido lungo
la schiena accompagnato da latrati inusuali dei cani del rione…
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