lunedì 10 dicembre 2012

Forza... ops!




Sarebbe stata una bellissima domenica di sport per me, tifoso esasperato da 45 anni.
Vincere 4-2 fuori casa, riportando i colori in alto nel posto che meritano... ed invece per la prima volta è spuntato il magone!
Ho riflettuto tanto su questo aspetto e sono giunto alla conclusione che devo in qualche modo, nel mio piccolo, cercare di contrastare il ritorno del Puttaniere che è anche presidente onorario della mia squadra del cuore, il Milan.

Per noi che siamo rossoneri dentro sin nelle viscere, che non ci annoieremmo se la squadra giocasse sempre da sola contro nessuno, che esultiamo intimamente per ogni vittoria (e sono tante) conquistate con onore, che ci siamo commossi quando apprendemmo del difetto fisico del Cigno Immortale, la cartilagine della caviglia, che levò dai campi di gioco il più forte giocatore del Mondo Conosciuto, che rivedevamo i suoi gol per ore ed ore, che eravamo fieri di avere un Capitano in Franco Baresi e portavamo la sua foto nel portafogli assieme a quella di S.Francesco, per noi che ogni sconfitta equivale ad un calcio nelle palle con i ramponi, che ci luccicavano gli occhi quando Paolino prendeva la palla, quando Weah si mangiava il campo alla velocità della luce, che godevamo quando al tempo degli Invincibili di Bazza la parola sconfitta era sconosciuta in tutta Milanello come Carità in Vaticano, per noi... è veramente duro dire quello che segue!

Ho sempre cercato di tenere separato il calcio dalla politica. Ho sempre detto "Come presidente del Milan tanto di cappello, come politico è una merda!".

Vedevo in Bertinotti, il compagno Bertinotti, il modello a cui accostarmi. E proprio la fine ingloriosa del Fausto finto rosso che si gode la pensioncina di 25.000 euroni con tanto di scorta e passeggiate a Cortina che mi ha aperto gli occhi:"Stai attento, il Milan è un veicolo subdolo per farti credere inconsciamente che il Nano è un vincente!".
Bertinotti non ce l'ha fatta! E' stato accalappiato dal Soldo e come detto si è perso nelle gioiellerie e nello strutto da cui non verrà più fuori.

Ma a noi che siamo intimamente di sinistra, e milanisti per sempre, ci è data una possibilità estrema: godere della squadra nell'intimo, senza più scrivere su di essa, senza fare Power Point celebrativi, senza osannare pubblicamente le gesta eroiche dei Campioni.

Senza ricordare agli altri le sette Coppe con le Orecchie che stazionano nella sala trofei più bella del Globo, senza più enfatizzare il Passato ed il Presente.

Non esulterò pubblicamente per l'acquisto importante di gennaio, non dirò più nulla sulla rimonta storica in atto perché non voglio assolutamente trasformarmi in un mezzo per pubblicizzare l'immagine di vincente dell'Inqualificabile Nano Puttaniere.

Silente, in attesa che il ciclo biologico, la Boccassini o il Popolo italiano mi levi dai coglioni Colui che ha dato tanto ai colori del cuore ma che vergognosamente li usa oggi più che mai, per cercare di tornare a galla per i propri squallidi interessi personali alla faccia di tutti noi.

Forza Ragazzi ... ops! Scusate!

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