lunedì 12 marzo 2012

Sembrano da ammirare ma non è così!


E' di oggi la notizia che la Svizzera ha bocciato il referendum che proponeva di allungare di due settimane le ferie dei propri lavoratori.

Dal mondo si sono levati commenti di ammirazione per questo popolo che apparentemente sembra capire la situazione economica mondiale.

Ma non è così!

Di seguito elenco alcuni pensieri in merito per avvalorare la mia tesi:


 Quando lo svizzero va in vacanza, per lui inizia il lavoro. Se va in hotel lava tutto il bagno, pulisce la camera, prima della colazione pulisce le posate, i bicchieri e poi giudica gli altri ospiti della struttura, evidenziando il fatto che nel mondo esiste la Svizzera ed il resto del pianeta. Se nell’hotel vi è la presenza di qualche persona di colore, chiama la polizia perché teme che l’individuo possa essere un terrorista. Se per caso va in vacanza in camper, occupa 20 parcheggi, discute animosamente con gli indigeni, chiedendo loro di mettere le pattine anche nei dintorni del camper in modo da non disturbare la quiete che pretende, essendo svizzero.

  Quando lo svizzero è in vacanza all’estero, resta collegato al suo paese attraverso una fitta rete di strumenti, in modo da poter controllare i propri investimenti. L’hotel diventa una piccola borsa mondiale e le tv di tutto l’albergo rimangono sintonizzate sui programmi di borsa. Lo svizzero pretende di fare colazione alle 3 di notte perché dopo deve seguire le borse asiatiche e ad un diniego della direzione, denuncia la struttura alla magistratura.    
Le auto che lo svizzero porta in vacanza, vanno pulite quotidianamente. Lo svizzero alla mattina dopo la chiusura delle borse asiatiche, esce dall’hotel con lente di ingrandimento e scruta la carrozzeria dell’auto per verificarne l’integrità e la pulizia. Dopo di che pretende alle ore 7 che l’auto venga pulita ed in caso di mancanza ai strutture idonee, dopo aver esclamato a gran voce che come in Svizzera non si sta bene in nessuna parte del mondo, provvede egli stesso alla pulizia dell’auto levando acqua all’hotel che non può riempire la piscina e neppure garantire l’igiene degli altri clienti che nel frattempo si sono alzati perché svegliati dalle grida dello svizzero.

 Lo svizzero fatica tutto il giorno per garantire igiene e sicurezza alla propria famiglia che per statuto non saluta nessuno, ritenendo gli altri abitanti del pianeta rozzi, diversi e soprattutto incivili. Si muove insieme ad altri connazionali e formano delle enclavi viaggianti. Pretendono tutto, criticando ogni piccolo inconveniente. Non riescono a comprendere perché gli altri bambini non siano biondi come loro, e piangano per qualsiasi cosa. Capita di frequente che se lo svizzero ha come vicino di camera una famiglia con un bimbo che magari di notte piange naturalmente, egli chiami il telefono azzurro facendo intervenire le forze dell’ordine, per un sospetto di violenza su minori. Tutto l’albergo rimane sveglio per tutta la notte per le investigazioni degli inquirenti.

  Lo svizzero al mare per prima cosa non concepisce che possa esistere così tanta acqua salata messa insieme e cerca prove sulla veridicità della natura consultando teologi, naturalisti e Piero Angela. Una volta convinto, ma non troppo, esige che ci sia sempre la presenza di qualcuno della sicurezza quando con la sua famiglia, raggiunge la spiaggia, in genere alla 7.15 tra la chiusura delle borse asiatiche e l’apertura di quella di Milano. Nel caso arrivi prima controlla scrupolosamente l’orario dell’alba e se denota dei ritardi nell’ordine dei nanosecondi sul sorgere del sole, scatena una polemica furiosa coinvolgendo in videoconferenza, il Centro Ora Terrestre Mondiale di Londra, il Vaticano per problemi legati alla non perfezione divina e l’ONU, fermo restando che la rilevazione dell’ora sia stata fatta per mezzo del proprio orologio da polso, svizzero, del costo di qualche centinaia di migliaia di euro che per ovvie ragioni è il riferimento dell’Ora Esatta Universale. Al termine della vacanza, lo svizzero torna a casa per riposarsi in qualche ufficio lindo, perfetto e preciso di qualche cantone. Tutti i fuochi di artificio che vengono fatti in estate in varie località turistiche, non sono sparati per onorare qualche santo, ma per salutare la partenza di uno svizzero che ha terminato le ferie.

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