A volte ritornano!
Il 22 febbraio 2012 scrissi questa mail al nostro
Sindaco Federici
"Buona sera Sig. Sindaco,
mi chiamo Mauro e risiedo a La Spezia dalla nascita.
La disturbo perché vorrei dei chiarimenti riguardo
alla costruzione del nuovo ospedale; recentemente sono stato in visita ad un
amico al Felettino ed ho notato importanti lavori al terzo piano della
struttura.
Gentilmente le chiedo:
1 - Credo che il progetto preveda il totale
abbattimento della struttura esistente. Se ciò fosse da Lei confermato, le
chiedo l’utilità di fare dei grossi lavori ad una struttura che tra non molto
verrà distrutta.
2 - Sono a conoscenza che anche al S.Andrea sono stati
fatti di recente, lavori di ristrutturazione per permettere di spostare reparti
da un ospedale all’altro: come sono state gestite e controllate queste attività
in un ottica di risparmio legata alla collocazione temporanea dei reparti?
Grazie per la disponibilità e cordiali saluti.
La informo che questa email sarà da me pubblicata sul
mio blog e successivamente anche la sua gradita risposta in merito."
E questa fu la risposta del Sindaco (consiglio di
munirvi del dizionario Politichese-Spezzino)
Da: Massimo Federici [mailto:massimo.federici@comune.sp.it]
Inviato: giovedì 1 marzo 2012 13.39
A: sciamau@tin.it
Oggetto: risposta richiesta chiarimenti
Caro Sig. Mauro,
come certamente saprà, la realizzazione di un nuovo
ospedale, come quant’altro attiene alla sanità, è sottoposto al governo della
Regione e alla gestione della sua azienda strumentale ASL. Per cui per maggiori
dettagli La invito a rivolgersi presso i suddetti enti. Le anticipo solo
qualche elemento di carattere generale che spero possa essere utile a
soddisfare almeno in parte la sua richiesta di informazioni.
Come certamente immagina, la costruzione di un
ospedale è opera particolarmente complessa. Nel nostro specifico caso
l’operazione è resa ancora più complicata dalla necessità di dover liberare e
dunque demolire uno degli ospedali e ancor prima di dover garantire le
condizioni per una sopportabile “transizione” presso i siti del S. Andrea e del
S. Bartolomeo.
La cosa comporta una impegnativa programmazione di
ristrutturazioni e di ricollocazioni, con una sequenza di incastri molto
complicata. In altri termini, dovendo operare su “materiale” umano ( e
sofferente) è necessario predisporre una dignitosa accoglienza al S. Andrea per
gli anni necessari alla costruzione del nuovo ospedale. Per questo vengono
riqualificati alcuni spazi dei padiglioni del S. Andrea. Ad esempio ultimamente
è stato ricollocato il reparto di psichiatria che era al Felettino.
Come le ho detto si tratta di è una operazione
complicata e capisco l’insorgere di qualche perplessità. Tuttavia questa strada
è l’unica che ci permette di arrivare alla agognata realizzazione del nostro
ospedale.
Se necessita di dettagli posso metterla in contatto
con tecnici o con la direzione ASL
La saluto cordialmente
Massimo Federici
Ed oggi sul Secolo ... guarda guarda...
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