martedì 30 settembre 2014

Dice Ma..



Jack Ma, fondatore di Alibaba, uomo più ricco di Cina: 
"Se siete ancora poveri a 35 anni ve lo meritate!"
Può essere. 
Riusciamo però sempre a mandarti fantasmagoricamente a fare in culo!
(questo lo detto io (Ma-Uro) che ho passato i 35 anni da un pezzo, non sono ricco e neppure t'invidio!)

Esito



Già! Chissà...




lunedì 29 settembre 2014

Il Fantastico paese di Panzanone



Panzanone è un ridente paese fantastico accessibile e visitabile solo da chi le spara più grosse. 
Tutti i grandi Fanfaroni del mondo infatti, una volta assoldato il loro compito ricevono un biglietto con le modalità per accedere al bellissimo luogo. 
Pare che chi vada a visitarlo debba aspettare di notte uno stranissimo mezzo, a forma di baccello, che viaggia grazie al comburente sparato da uno stereo che riproduce le più colossali palle sparate nella storia del mondo. 
Un amico anonimo mi ha raccontato che quando fu il suo turno li capitò di ascoltare le bugie del Condannato con frasi del tipo 

“ ricostruiremo L’Aquila in meno di tre anni” oppure 
“cercherò casa a Lampedusa e verrò a viverci d’estate” o anche 
“le feste a casa mia erano feste eleganti” 

e il mezzo supersonico ebbe problemi d’instabilità tanto fu la spinta che queste pacchiane cazzate spararono dentro il motore Fanfark 512/8, un propulsore che riesce a raggiungere l’Iperspazio in meno di 25 minuti, entrando nel fantastico mondo di Panzanone.

Panzanone  nella piazza principale esiste uno dei pochi esemplari di “Azzeratore” un congegno che pare un orologio, in realtà un utile strumento per la vita sociale del paese.

Azzeratore è alto 34 metri, di colore giallo ocra e poggia su due enormi gambe costruite in marmo di Carrara, per sbugiardare il famoso detto.

Azzeratore scatta ogni qualvolta qualcuno dei suoi abitanti spara la fanfarata: 

ad esempio “ ieri sono andato da Roma a Milano in un’ora e venti con una fiat 500!”  
Tac! 
Il marchingegno scatta, e riscatta quando un altro abitante ribatte al primo asserendo che lui in bicicletta ci ha impiegato 1 ora e 15 minuti.
Quando la sparata raggiunge limiti della fisica, ossia partire dal Colosseo ed arrivare in piazza del Duomo in meno di un secondo e mezzo, l’Azzeratore emette un poderoso rintocco, annunciando solennemente : 

“DINDON! Stop! La panzanata Roma – Milano è resettata. Si riparte da 3 ore e 40 minuti!” 

E tutto ritorna ai parametri naturali. 
A fianco dell’Azzeratore vi è una statua in legno del beniamino del paese, Pinocchio a cui ad ogni rintocco dell’Azzeratore, gli si allunga il naso di circa 22 cm.  

La vita del paese si svolge tutta in piazza. 
Nelle serate d’estate a Panzanone si riuniscono tutti i concittadini per la principale attività ossia sparar bugie alla grande. 
Molte volte dopo cena ci si collega con la TV italiana; tra i programmi più seguiti il Tg di Rete 4, Studio Aperto, mentre nelle edicole si vendono esclusivamente i quotidiani Libero ed il Giornale.

Gli abitanti di Panzanone vanno spesso all’estero e l’attività principale consiste nello scovare i migliori sparatori di aria fritta che divengono cittadini onorari del paese, cosa che fa incrementare gli introiti, elargiti in base al numero degli abitanti.
Tra i cittadini onorari, che hanno il proprio nome scolpito in un marmo appeso nella sala consiliare, si evidenziano: Emilio Fede, Giuliano Ferrara, George Bush (per la sparata precedente l’invasione dell’Iraq) Silvio Berlusconi, che tra l’altro ha il nome inciso in caratteri d’oro e naturalmente Matteo Renzi, il quale a dire il vero, sta creando noie e malumori al paese: l’Azzeratore infatti è continuamente in attività a qualunque ora con messaggi che svegliano gli abitanti in continuazione del tipo:

“DINDON! Stop! La panzanata della riforma della pubblica amministrazione è resettata. Si riparte da 5 anni e 4 mesi!”

“DINDON! Stop! La panzanata  della riforma del lavoro è resettata. Si riparte dal trovare prima i soldi per riformare e poi per veramente dare diritti seri ai meno agiati!”

“DINDON! Stop! La panzanata  della scuola è resettata. Si riparte dal reperimento dei fondi necessari e da una riforma seria e concreta da fare in minimo cinque anni!”

“DINDON! Stop! La panzanata  degli 80 euro è resettata. Si riparte da non alzare le tasse per riprendere quello che si finge di elargire!”

“DINDON! Stop! La panzanata  che tutti stanno meglio è resettata. Si riparte con andare alle mense Caritas per rendersi conto che ci sono sempre più italiani che mangiano lì!”

“DINDON! Stop! La panzanata  che anche alla casta politica sono applicati riduzioni di stipendio è resettata. Si riparte dal levare denari realmente al milione e mezzo di sfaccendati che vivono esclusivamente di politica in Italia.

“DINDON! Stop! La panzanata  del risparmio delle province è resettata. Si riparte dal toglierle realmente e totalmente, senza fare finta di eliminarle, cambiandogli nome!”

“DINDON! Stop! La panzanata  della libertà in Italia è resettata. Si riparte dallo smettere di considerare libertà il fatto di levare le elezioni delle province e del Senato al popolo”

Tutto il giorno l’Azzeratore suona! Anche di notte, come quando Renzi ha incensato Marchionne dopo che lo aveva attaccato precedentemente.
Il popolo di Panzanone è furente: quel Renzi le spara così grosse che nemmeno nel regno delle fanfarate lo possono sopportare, mettendo a rischio persino l’Azzeratore che pare abbia seri problemi meccanici! 
Roba da non credere! 

Dialoghi


domenica 28 settembre 2014

Esitono? Nooo! Però...


Dicono di no, in realtà esistono eccome!
Trattasi dei cosiddetti Poteri Forti, ovvero la spina dorsale di ogni paese, del mondo intero. 
Banchieri, massoni, servizi deviati, ecclesiali (forse per fortuna in via d'estinzione), intrallazzatori onnivori che sotto l'insegna della finanza creativa passano per quello che non sono, ovvero illuminati uomini di affari quando nella realtà sono il vero male del mondo.

Prendiamo un evento accaduto ieri: no, non sto parlando del matrimonio di Clooney di cui ho già detto nel precedente post. 
Sto parlando del matrimonio dell'amico fraterno di Fanfar, che era stato testimone, Marco Carrai convolato con Francesca Campana Comparini nella blindatissima chiesa di San Miniato al Monte, a Firenze.

Ecco una piccola lista dei partecipanti:

Palenzona - Banchiere e presidente della'Aiscat, quello che aumentò le tariffe autostradali ma essendo anche il rappresentante dei camionisti ottenne i favolosi sgravi per i gommati bisonti. 

Ledeen - consulente dei servizi e giornalista amico intimo di Carrai e nella compagine governativa al tempo di Reagan.

Viola - Amministratore del Monte dei Paschi di Siena

Bini Smaghi - Presidente Snam, Economista in odore di poltrona governativa

Morelli - rappresentante in Italia dello squalificio Merrill Lynch

Testa (Chicco) - Presidente di Assoelettrica

Phillips - Ambasciatore USA

Farinetti - di lui ho già parlato molto. Emblema del renzismo. E ho detto tutto!

Fresco - ex top manager Fiat

Serra - del fondo ingordo Algebris 

I fratelli Bassilichi a capo della Camera di Commercio di Firenze

Naldi - Presidente di Corporacion America Italia e fiduciario di Fanfar per l'Aeroporto di Firenze per conto di Eduardo Eurnekian

Nebbia - responsabile delle Casse del Centro di Banca Intesa San Paolo

Tombari - Presidente Ente CR di Firenze

Bianchi - tesoriere delle fondazioni di Renzi e nominato dal premier dentro il Cda dell'Enel

Spanò (non è un passato di uno sbagli idraulico) - Presidente della Banca di credito cooperativa di Pontassieve quella che elargì al babbo del Grullo 500.000 euro senza garanzie.

Mazzei - membro del cda dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Nardella - sindaco prono di Firenze

De Siervo - direttore commerciale RAI 

D'Angelis - a capo dell'unità di crisi di Palazzo Chigi

Tindari Baglione  - Presidente della Corte d'appello di Firenze.

Lotti Luca - non c'entrava una minchia con gli sposi ma essendo l'anima di Fanfar è stato inviato lo stesso.

(tutte queste info sono tratte dall'unico giornale serio il Fatto Quotidiano di oggi)

Capito? 

L'articolo a firma Davide Vecchi termina con frasi raggelanti, di quelle che sai fin da bambino ma che ascoltate ti fanno venire voglia di scappare!

Un anonimo inviato infatti commenta: "Lei considera il ruolo politico di Renzi, è comprensibile. Noi, ovvero banchieri, invece lo vediamo come ad Ascot, nel Berkshire.
Ossia, Renzi per noi è un cavallo: lo abbiamo svezzato, allevato e coccolato. Ci ha dato delle soddisfazioni. Abbiamo deciso di scommettere su di lui, ora aspettiamo di vedere se arriva al traguardo da vincente oppure no!"

E se perde? 

"Il mondo è pieno di purosangue, mi creda, basta allevarli".

Lo sapevamo, lo sospettavamo. 
Sentirlo raggela il cuore. 
Tutto è preordinato, preparato, seguito e ovviamente cancellato da chi, mai comparendo, regge le fila di questo mondo. 
E credo anche che sia inutile combattere. 
Il male compie la più grande opera nel far credere di non esistere. 
Sob!

Chiariamoci!



Per onestà e chiarezza, devo qui solennemente dichiarare che a me del matrimonio del secolo di George Clooney...


Chiaro no?

sabato 27 settembre 2014

Svaniti


Come un bimbo scoperto a raccontare frottole inconcludenti, nel medesimo istante in cui faceva comunella con Minchionne, vate della fuga dei balzelli dovuti all'italica assistenza pluridecennale, Fanfar ha ricevuto un solenne frontino per la prima volta da chi ostentava distacco per il nuovo corso argentino: "Basta slogan, Renzi ridisegni l'agenda politica". Con queste parole del segretario generale della Cei Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Ionio, persona di alto profilo morale e braccio destro di Papa Francesco, la Chiesa italiana giustamente interviene per bloccare la oramai leggendaria sbruffoneria del Grullo Fiorentino, i cui discorsi sono sempre più accostabili a quello del suo socio, il Barzellettiere Punito ed in Pena, ovvero aria fritta. 
Fanfar si è messo in un angolo con viso triste e smunto ed unendo pollice ed indice di entrambe le mani e roteandole in stile Ollio, ha teste dichiarato: "Rispetto ogni considerazione, che venga dalla Cei e da altri".

Soffre il sognatore impenitente, lo sbruffone tipico di ogni bar di paese, il giullare che crede che le fandonie lanciate nell'aere vengano dimenticate o rinnovate mediante successive promesse, sempre più grandi, sempre più incredibili. 

Soffre perché il recinto di chi lo sbeffeggia, ridicolizzandolo, si fa sempre più numeroso e maledettamente, per lui, importante: Scalfari, de Bortoli, Della Valle ed ora Santa Madre Chiesa! 

Stridono i contrasti tra il dire ed il fare: si può parlare di pace e elogiare Moretti, ex Fs ed ora armigero in Finmeccanica, o l'antipaticissimo Farinetti portato ad esempio di imprenditorialità pro giovani, che invece con la sua Eataly a Bari ad esempio ha 160 interinali su 173 dipendenti? 
Si può parlare di novità, di rottamazione, di uguaglianza, di diritti per tutti e poi accoppiarsi ad un Verdini e addirittura al Pregiudicato? 
Come si può credere ad uno che guerreggia contro l'art. 18, vedendo la sua eliminazione come medicina per tutto il mondo del lavoro e che si dimentica di parlare dell'evasione fiscale, del lavoro nero e dei giochetti finanziari dei capitani d'industria tutti spasimanti per lui?

Parrebbe che la lotta sull'articolo 18 sia insufflata nella cervice di Fanfar dal Losco Tappo Meneghino che in progetto vorrebbe far scappare dal PD i cosiddetti comunisti ancora presenti, in modo poi da celebrare le nozze con il Grullo. 

Ma la tristezza più grande arriva proprio dagli oppositori del Partito diversamente di sinistra: Bersani, Cuperlo e il ragazzo indeciso Civati. Tristezza nel vederli impauriti, come cagnolini abbaianti e subito trasformati in mansueti e scodinzolanti dal padrone vociante. 
E' questa la vera sconfitta che emerge dalla situazione odierna: la scomparsa definitiva dall'Italia politica di cuori e menti di sinistra, quella vera non del tipo presente in penisola da più di trent'anni.
Chissà se potremo rivedere un dì qualcuno che agisca per la difesa dei diritti, sulla carta uguali per tutti...

Finalmente!


venerdì 26 settembre 2014

Fantastico!


Discorsi americani tradotti del Grullo

Cliccate qui sopra e leggete la traduzione in italiano dei discorsi fatti dal Grullo in inglese.
La meravigliosa bellezza è che sono fedeli a quello che gli americani hanno compreso! 

Preparate i fazzoletti.
Io a momenti mi strozzo dalle risa!!!

Fantastico!

La Leggenda del Topo e il Cinghiale


Narra la leggenda che tanti anni or sono un Cinghiale divenuto importante, molto importante scelse tra i suoi prediletti un topino molto socievole, molto scaltro per conquistare quel pezzo di terra su cui noi tutti ancora vi siamo seduti.
Il Topo crebbe all'ombra del Cinghiale, sfamandosi dell'arte non nobile dello stesso nell'accaparrarsi alimenti e potere. 

Vi fu un tempo in cui il Cinghiale rinverdì gli augusti fastigi della Roma Imperiale tanto fu il suo potere su uomini e donne, alcune anche fortunate e notate che si trasformarono in celebrità.
Il Cinghiale ed il Topo scorrazzarono per la penisola. 
Il Topo mandava avanti l'ungulato che travolgeva ogni cosa, abbattendo nemici e conquistando ogni dove. 
Il Topo imparava celermente visto l'alto Q.I. e nel corso delle razzie incontrarono anche un ometto a quel tempo molto simpatico, il quale stringendo amicizia con il Cinghiale e donando lui innumerevoli quantità di granaglie, divenne in tempi successivi anch'egli molto potente ma, a differenza dei sopra citati, cadde nelle innumerevoli botole sempre aperte e si trasformò con il tempo in un impenitente puttaniere anche se intrigante e molto molto bugiardo. Ma questa è un'altra storia.

Avvenne che durante la luna di miele tra il murino e il Cinghialone il piccolo roditore scrisse, attorno agli anni 80 del secolo scorso, queste frasi fraterne ma grondanti dell'essenza del topo, l'amore per il potere ed i soldi:

"Mi ha fatto molto piacere il consenso che ho visto crescere nel partito attorno alla mia candidatura per la Corte Costituzionale. Questo mi rafforza nella convinzione che il partito è davvero la mia casa. Io credo di essere adatto, anche perché, lo dico senza iattanza, so esercitare in ambienti come quello della corte, una notevole autorità."

Avvenne che un giorno la sorte volse le spalle al Cinghialone e tutto franò in breve tempo. 
Scomparvero il potere, gli amici, l'inviolabilità del suo nome. 
Venne attaccato al punto di doversi rifugiare in Africa. Scomparvero i sodali, i fratelli che avendo partecipato alle sue scorribande, temevano di rimanere in trappola anch'essi come il loro oramai ex vate. 
Il Topo oramai cresciuto e divenuto per tutti Topastro, si staccò anch'egli dalle sottane del suo maestro e quand'egli spirò per malattia, non si fece vedere per nulla sul luogo del lutto e dolore. 

Grazie alla sua ineffabile astuzia, il Topastro riuscì ad infiltrarsi nei palazzi di peso romano sino a ricoprire innumerevoli ruoli importanti e da tutti ricercati. 
Riuscì ad anteporre a tutto l'astuzia alla bieca voracità per tutto quello che luccica. 
Scaltro e felpato conquistò anime e teste, s'insinuò nelle fessure onnivore dove anche l'aria è secretata, divenne addirittura Presidente e fu unico nel riuscire, in una notte, a mettere le mani in tasca a tutti gli abitanti del Paese, prelevando loro forzatamente denari, per il bene comune. 

Passarono gli anni ed il Topastro, come tutti, invecchiò. 
Ma le canute tempeste che dovrebbero far riposare gli esseri viventi, per il nostro rappresentarono ulteriore carburante per continuare ad alimentare la sua sete immensa di monete ed importanza. 
Iniziò a raggranellare pensioni tutte d'oro ed anche se l'agiatezza lo baciò a lungo, il suo spasmo, la sua arrogante arsura, continuarono a mandarlo nei Palazzi per accaparrassi nuove nomine, nuovi incarichi a scapito di chi in giovane età, sognava occupazione.
Fu tanto scaltro che sfiorò per poco il posto lasciato dal Re ottuagenario, anch'egli però sempre alla ricerca di visibilità e grana e pur essendo in ballo dal 1953 non si dissuase dal riacciuffare il massimo titolo, unico caso nella storia del paese.

Pianse il Topastro allorchè il Sovrano fu riconfermato.
Pianse amaramente. 
Ma non si abbatte più di tanto. 
Si ricordò delle parole scritte al Cinghialone, oramai dimenticato ed andò a bussare al Re Riconfermato per tentar di scroccargli l'Augusta poltrona. 
Il desiderio si materializzò ed oggi, dopo decenni di bave e sogni, il Topastro siede lassù, nel più alto scranno della Magistratura, ossequiato, temuto ed adulato, sempre pronto a scattare in favore di amici e potenti. 
Questa è una parte di storia di un famoso Topastro incallito e rigeneratosi in vari modi, sotto innumerevoli tetti, spogliatosi frequentemente per indossare nuove divise, di tanti colori, che in apparenza potrebbe essere identificato con Giuliano Amato. 
In apparenza.
O forse no.

giovedì 25 settembre 2014

Quello sguardo...


Ho assistito ad una serie di colloqui per un'assunzione a tempo determinato ed ho visto gli sguardi di giovani che vi hanno partecipato. 
Giovani con la sorpresa nei volti per qualcosa che si potrebbe materializzare come una luce che rompe il paesaggio serale sotto il cielo plumbeo.
Fremevano dentro sé perché anche se si trattava di piccola attività; la speranza di entrare da vivente nel mondo del lavoro dopo mesi da spettatore, rendeva le loro facce ansiose, spaurite. 
Pensieri tristi questi, in un paese oramai allo sfascio che trascura i suoi giovani figli i quali saranno costretti ad emigrare, per far fortuna da altre parti.
Il pensiero poi che molti posti siano occupati da chi ha già ottenuto una pensione, rende il quadro nauseante, inqualificabilmente vergognoso.
Questi virgulti usciti da una scuola scassata e oramai fuori tempo massimo, è una macchia alla democrazia, un colpo alla sovranità del popolo, una spada che penetra nella dignità di chiunque abbia a cuore il problema, nauseandosi a sentir girare certe cifre accalappiate da briganti nullafacenti. 
Lo sguardo rimane come monito per impegnarsi a trovare lavoro per tutti, giovani compresi. 
Altrimenti non si potrà mai progredire.   


Un affare!


La Camera solennemente ci rassicura: acquisteremo la metà degli F35, la Fiat-Duna dei cieli, per la misera somma di 6,5 miliardi di euro.
6,5 miliardi di euro! 
Con le scuole cadenti, la gente in coda alla Caritas per mangiare, le capriole dei padri di famiglia per arrivare a fine mese, senza dubbio è un ottimo investimento!

Come se un assassino armato di mitra e bombe a mano, decidesse di farci fuori solo con un tenero ed umile coltello da cucina.


Saprei io dove mettervi gli F35, briganti!

Finalmente


L'editoriale di Ferruccio de Bortoli direttore del Corriere della Sera contro Fanfar-Bullo&Grullo di ieri, prepara il terreno ad un ridimensionamento del fiorentino e della sua scellerata politica fraterna con il Pregiudicato, aumentando il coro di dissenso già composto da Scalfari e dal Sole 24 ore ossia Confindustria.

L'aspetto inquietante però è un altro: de Bortoli è dimissionario e a primavera 2015 lascerà la direzione del maggior quotidiano italico. Di conseguenza viene in cervice un dubbio: prima della liberazione dai vincoli di proprietà, ossia Fiat e poteri forti, De Bortoli ha condotto il Corriere in stile fantozziano, ossequioso e prono? 

Parrebbe di si! 

Marchionne è subito intervenuto dicendo che non legge de Bortoli. 
Grande segno che il niet del Corriere ha centrato in pieno l'accozzaglia imprenditoriale guidata dal diversamente contribuente fiscale della mantenuta per decenni casa di auto torinese! 


Immagino de Bortoli sorridente, sereno, con un sigaro in mano e un rhum nell'altra ne suo studio, crogiolarsi dopo aver rievocato la fantozziana esclamazione al circolo degli amanti del film d'autore che trasportata ad oggi più o meno suonerebbe così:"per me il governo Renzi-Pregiudicato è una cagata pazzesca!"

Clap, clap, clap!

Palle italiche


Articolo 18 articolo 18 articolo 18!
Fanfar-Grullo ci sta rompendo i coglioni con questo specchietto per allodole ovvero l'abrogazione dell'articolo 18 che è una conquista di quello che una volta era il sindacato, ridotto oggi ad holding (a proposito Bonanni va in pensione con 4800 euro netti al mese).
Dietro questo ennesimo paravento scorrono tranquillamente i rivoli fognari frutto dell'accordo del Nazareno tra Tromby & Fanfar.

Esempi?
L'anti riciclaggio e il falso in bilancio sono stati stoppati in quanto Frankestein-Ghedini e la Burrosa stanno studiando un nuovo testo in proposito. In pratica tutto archiviato. Il Ministro Orlando avrà il coraggio di dimettersi?
Rai e Mediaset otterranno sconti per 200 milioni dalla nuova normativa in ambito del pagamento delle frequenze a scapito delle TV minori tipo La 7 che pagheranno di più.
Ieri la Camera ha solennemente dichiarato che acquisteremo la metà degli F35 prenotati per una spesa di soli 6,5 miliardi.
6,5 miliardi. 
Come se un assassino armato di mitra e bombe a mano decidesse di uccidere solo con un coltello da cucina!
Il prossimo Presidente RAI potrebbe essere tal Pilati ovvero un uomo del Condannato. Dal Nazareno quindi uscirà la protezione per le reti Mediaset e la solita politica d'indebolimento del servizio pubblico, con programmi soporiferi e senza meta in modo da permettere al Pregiudicato di arraffare sempre maggiori introiti pubblicitari.
E tutto questo scorre dietro alla prova di forza del figlioccio toscano del Puttaniere. 

Che sia sbagliato abrogarlo è chiaro per due ragioni: la mancanza di rispetto nei confronti di chi ha lottato per conquistarlo a prezzo di fame, rabbia e lotta (parola sconosciuta a questi yesmen travestiti da sindacalisti) e soprattuto perché la scomparsa di questa tutela sia caldeggiata dal vate dell'economia per pochi, dal luminare dell'evasione legalizzata per riempire sempre più le tasche dei suoi padroni, dal signore della violenza psicologica contro le categorie di lavoratori non più tutelati, dall'impresario di pompe funebri dei lavoratori, dall'inetto manager che travolge tutto per continuare a guadagnare centinaia di volte lo stipendio dei suoi subalterni: Marchionne!

Una domanda finale: ma non sarà che il mondo del lavoro sia in sofferenza più che per l'articolo 18, per le scorribande finanziarie tipiche di un casino dei grandi e piccoli imprenditori, per il nero creato dagli stessi a scapito dei figli di un dio minore, per la voracità esponenziale di molti che all'imprenditoria stanno come Borghezio alla razza umana?

Articolo 18, articolo 18, articolo 18!!!